"UNA LETTERA D'AMORE. QUESTO E' TEOLOGIA" Padre Gutiérrez
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«Essere solidali con i poveri – ha sottolineato più volte il padre peruviano che conosceva l’oppressione delle dittature sudamericane – non vuol dire solo aiutarli materialmente. Significa anche essere contro le cause che generano la condizione di bisogno». La capacità di cogliere l’anti-Vangelo delle ingiustizie e le strutture di peccato che le producono, ha con lui condotto la Chiesa tutta, mediante il documento di Aparecida del 2007, all’opzione preferenziale per i poveri. Padre Gustavo, radicato in questa esperienza, ha sempre inteso la necessità di parlare di Dio a partire dalla sofferenza dell’innocente, condizione centrale per comprendere il messaggio cristiano, ed ha esortato la Chiesa, da questa visione, ad un cambiamento permanente di prospettiva.
ENCICLICA: Dilexit nos
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SPERANZA ANCHE NEI TEMPI DIFFICILI. Leggere il profeta Isaia come bambini
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Nulla è più efficace che ascoltare le sue parole: «Isaia è il più grande dei profeti che hanno scritto libri: il suo libro è il più lungo di tutti, comprende 66 capitoli, ha predicato la Parola di Dio per 40 anni, sette secoli prima di Gesù. Gli anni della sua vita erano anni in cui gravavano grandi minacce e pericoli sul popolo di Israele e Isaia in questa situazione ha portato conforto, ha proclamato “il Vangelo prima del Vangelo”, nel senso che nelle sue profezie si parla spesso della futura salvezza del popolo e del Messia che salverà Israele.
Isaia ci insegna ad avere Speranza anche nei momenti difficili, perché Dio è più grande, più alto, più forte e lungimirante di tutte le potenze del mondo.
Che cosa possiamo dunque imparare da lui?
RITESSERE FIDUCIA: IV giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, 18 novembre 2024
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La fiducia, accordata ad una persona che riteniamo, per ruolo o anche per carisma personale, degna di fiducia e alla quale affidiamo spesso ciò che è più intimo della nostra vita, viene lacerata e strappata con un grave abuso dell'interiorità.
È proprio la certezza di essere depositario di una grande fiducia da parte di un altro che si apre, si confronta e si affida, che 'permette' all'abusatore di violare ciò che è più profondo, approfittando dell'influenza che questo legame fiduciale permette.
Fermare la nostra riflessione su questo aspetto molto concreto e vissuto, pur in modo diversi, da tutti noi, ci chiede e ci impegna in una riflessione seria e puntuale sul nostro stile personale di relazione verso coloro che si rivolgono a noi chiedendo una forma di presenza e accompagnamento. Ci sollecita anche a osservare e vigilare sulle diverse figure educative e formative presenti nei nostri contesti di vita e di responsabilità pastorale affinché sia davvero rispettata l'alterità e la dignità di ogni persona soprattutto se fragile, piccola, dipendente da noi per il nostro ruolo, o che attraversa passaggi di vita complessi e faticosi.
Anna Deodato, del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili
MATERIALE PER LA PREGHIERA, preparato da vittime di abusi o loro familiari
AVVENTO/1: sperare con gli hibakusha
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Di fronte a un messaggio così duro chi può sperare?
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