Una vocazione di grande attualità
Si è conclusa ad Armeno (No) l’Assemblea generale che ci ha viste impegnate nel confronto e nel discernimento comunitario per l’individuazione delle linee programmatiche ed il rinnovo delle cariche. Nelle varie sessioni abbiamo affrontato il tema della vita comunitaria, nella valenza apostolica e missionaria, che è propria della nostra vocazione e che costituisce il fuoco interiore da cui sono animate la preghiera e l’azione di ogni ausiliaria.
Il Card. Scola, intervenuto all’Assemblea in qualità di superiore dell’Istituto, ha riletto sinteticamente la nostra storia, a partire dall’intuizione del Card. Montini nella Pasqua del ’61: l’idea di inserire direttamente la figura femminile per essere presi a servizio per l’edificazione della vita della comunità cristiana, non passando attraverso carismi specifici, ma innestandosi direttamente nel compito della plantatio ecclesiae, della cura della comunità come «un tutto», infatti, è qualcosa di «nuovo», che richiede di essere compreso prima di tutto da chi lo vive e poi anche dalla gente. In questa storia di fatica e pazienza, il Signore sta costruendo. «La vostra vocazione, che trova il suo punto unificante nel servizio alla Diocesi – ci ha ricordato l’arcivescovo – è di grandissima attualità per la Chiesa oggi».
Verso la beatificazione di Paolo VI
Il 6 gennaio 2014 il Cardinale Angelo Scola ha annunciato alla Diocesi che il papa Paolo VI, già arcivescovo di Milano è stato dichiarato venerabile.
Negli anni del suo episcopato milanese (1954-1963) ebbe l'intuizione originaria delle Ausiliarie Diocesane. Egli non è il fondatore dell'Istituto ma l'ispiratore, colui al quale riconosciamo un attento ascolto dello Spirito per la Chiesa ambrosiana e la sintesi di una profonda riflessione sulla vita consacrata che si stava facendo in Diocesi intorno alla metà degli anni Cinquanta.
Nell'unirci alla nostra Diocesi -per la gioia di vedere indicato come modello di santità un altro dei suoi padri e maestri- vogliamo condividere con voi
- alcune parole significative che egli rivolse ai giovani durante l'episcopato milanese. Ci accompagneranno ogni giorno, a partire dal 19 settembre fino alla beatificazione;
- una breve panoramica storica di come egli comunicò alla Chiesa di Milano l'intuizione che ebbe in dono dallo Spirito.
Festa per gli anniversari di consacrazione

"Cerco il tuo Volto Signore"
Sono le parole conclusive del testamento spirituale di Silvana Robecchi, della sua professione di fede fatta il Giovedì Santo del 2012 e resa nota il giorno del suo funerale, il 2 maggio 2014, insieme a questa fotografia scattata a Gerusalemme. La precisione con cui ha disposto tutto per la sua morte ci fa dire che "era pronta", che il Signore non è entrato come un ladro in casa sua, ma che ha bussato e lei gli aperto (Ap 3,20). Con questa fede, con questo sguardo sulla vita, Silvana viveva tranquillamente, svolgeva il suo servizio in parrocchia a Verano e per i divorziati,i risposati e le nuove unioni della zona di Monza (leggi testimonianza). Ora riposa nel cimitero di Treviglio, suo paese natale. Condividiamo con tutti voi le sue parole:
A un mese dal rapimento in Cameroun

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