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I fogli con il discorso pronto passano dalle mani del Papa alle mani del Prefetto della Congregazione, sulle parole affettuose che strappano ai 5000 presenti un calorosissimo applauso:
Preferisco parlarvi dal cuore, il testo verrà poi pubblicato! (leggi)
Ancora una volta, con disarmante semplicità, Francesco è arrivato all'essenza dell'annuncio evangelico, chiedendo alle donne e agli uomini consacrati di testimoniare la Profezia dell'obbedienza, la Prossimità e la Speranza!
E' un Papa che supera con un guizzo di gioia la stanchezza visibile del peso dei suoi anni e delle sue responsabilità e che con simpatia accompagna al tema dell'obbedienza il gesto dell'ingoiare, senza rinunciare ad essere chiaro contro l'anarchia della volontà, contro la tentazione di non vedere il prossimo nel fratello o nella consorella di casa e contro il "terrorismo della chiacchiera" che scaglia bombe sulla comunità.
E' un Papa che ha voluto dedicare un apprezzamento particolare alle donne consacrate e che ha parlato delle nuove vocazioni alla vita consacrata come di figli e figlie da chiedere al Signore nella preghiera, bussando alla sua porta.
E' stato davvero un dono poter respirare
un clima di chiesa in comunione e un'atmosfera di famigliarità nella fede che hanno avuto un coronamento di bellezza nel tardo pomeriggio, quando ci siamo di nuovo radunati in sala Nervi per una preghiera nel canto e nella musica diretta da Mons. Frisina e accompagnata da suggestive coreografie su testi della Parola di Dio e degli Scritti di diversi Santi fondatori e Santi martiri.
Anna Maria Terzaghi e Daniela Mapelli