I luoghi dell’incontro 2: La montagna
Nell’esperienza di Israele il monte è luogo privilegiato per un’esperienza a tu per tu con Dio.In cima si arriva con fatica, spesso dopo giorni di cammino anche attraverso il deserto; a questa situazione esteriore ne corrisponde una interiore segnata da dubbi, domande, smarrimenti, insieme a un desiderio di capire finalmente e vedere la propria vita da un’altra prospettiva, interrogando nientemeno che Dio in persona.
Dio non si sottrae dall’essere chiamato in causa ma l’incontro con Lui è dialettico. Infatti, Egli risponde ai nostri interrogativi ponendoci a sua volta delle domande: che cosa vuoi da me? A che punto sei della tua vita? Che cosa hai nel cuore? Dove sei diretto?
Insieme, Egli rinnova la sua alleanza incondizionata con noi, ci fa gustare nuovamente il suo amore gratuito, la sua pazienza. L’incontro mistico, cioè personale, con Dio è dunque un momento di verità che permette di riaprire il cammino.
I luoghi dell’incontro 1: Il lago
È il luogo dove Gesù chiamò a sé i primi apostoli, dove un’improvvisa tempesta mise a dura prova la loro fede, ma anche il luogo e lo scenario di molte sue apparizioni dopo la Pasqua.Il lago del Vangelo ci consegna una Parola importante: in Galilea, proprio lì nella Galilea che abi-tiamo, siamo chiamati a gustare l’ordinarietà della vita, ad attraversarla anche nelle sue difficoltà, ma anche a scorgere in essa segni di risurrezione.
Nel Vangelo di Marco, leggiamo anche che Gesù, dopo aver annunciato ai discepoli e alle folle al-cune parabole, passò all’altra riva: un’uscita dalla terra di Israele verso la terra dei pagani, un’uscita per approdare, nelle cose di sempre, a piccole-grandi scelte di novità evangelica.
Dal Vangelo di Marco (Mc 4, 35)
35In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva».
I luoghi dell'incontro - Proposta estiva di preghiera
Dove passi le tue vacanze? C’è un luogo migliore di altri per incontrare il Signore?Gli esuli a Babilonia trovavano difficile «cantare i canti del Signore in terra straniera» (Sal 137,4).
Namaan il Siro sperimentò l’azione di Dio che guarisce dalla lebbra, immergendosi sette volte nel fiume Giordano su indicazione del profeta Eliseo e, poiché desiderava ripetere l’esperienza di incontro con Dio anche una volta tornato ad Aram, chiese ad Eliseo di poter «caricare tanta terra quanta ne porta una coppia di muli» (2Re 5,17) per prostrarsi e pregare il Signore su di essa.
Per quest’estate proporremo sette tracce di preghiera, a partire da luoghi, che evocheranno brani biblici e situazioni esistenziali. Se Dio dice: «Mia è tutta la terra» (Es 19,5), non è forse possibile trovarlo in ogni luogo e in ogni situazione?
- 5 luglio: il lago
- 12 luglio: la montagna
- 18 luglio: la pianura
- 26 luglio: il fiume
- 2 agosto: il deserto
- 8 agosto: la città
- 15 agosto: il mare
R-estate GIOVANI! - 7. INSEGNAMENTI
Un giovane domanda di essere ascoltato, perché gli interessa un confronto autorevole e sincero."L'ascolto è di gran lunga il dono più grande che devi chiedere a Dio. Dovrebbe abitare il credente fin dall'origine: prima di essere definito dalla fede, dalla preghiera o dalle opere, il credente è uno che si esercita nell'arte dell'ascolto. É il primo rapporto che lo lega a Dio. (...) E dinanzi al Dio che parla, la creatura umana è chiamata ad essere ascolto."(E.Bianchi, Lettera a un amico sulla vita spirituale)
La Parola di Dio richiede un esercizio di ascolto umile, aiuta a confrontarsi coi pensieri di Dio.
Colui che è capace di ascolto diventa grande!
R-estate GIOVANI! - 6. Il desiderio più profondo
Questo breve commento vorrebbe suscitare in te che stai leggendo il desiderio di riflettere su ciò che nella vita vale veramente e la decisione di custodirlo nel cuore e nella mente per dare un senso al tuo essere e al tuo fare quotidiano.
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