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Uscire 7. Scioglietelo e lasciate che vada

uscireCome saranno rientrate queste pagine nella catechesi del Viandante misterioso sulla via di Emmaus (Lc 24,27)? Questa volta non è difficile immaginare, perché Gesù aveva la consapevolezza di essere abbracciato tra due uscite, quella dal Padre (Gv 13,3) e quella «che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme» (Lc 9,31). In più, poco prima della sua passione Egli introdusse i suoi discepoli al mistero dell’uscita dalla morte come nascita, chiamandone fuori Lazzaro (Gv 11,43), perché potesse di nuovo andare come uomo libero e responsabile. Anche Gesù, quindi, è esperto di uscite e di scioglimenti insperati.



(da L. Invernizzi, «Esci e cammina! Appunti di viaggio per esseri di nascita», Servitium III 2013(2014) 17-24, 23)


Traccia per la preghiera personale

Leggi con calma il Salmo 29  

 Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato

e su di me non hai lasciato esultare i nemici.

 Signore Dio mio,

a te ho gridato e mi hai guarito.

 Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,

mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,

rendete grazie al suo santo nome,

 perché la sua collera dura un istante,

la sua bontà per tutta la vita.

Alla sera sopraggiunge il pianto

e al mattino, ecco la gioia.

 Nella mia prosperità ho detto:

«Nulla mi farà vacillare!».

 Nella tua bontà, o Signore,

mi hai posto su un monte sicuro;

ma quando hai nascosto il tuo volto,

io sono stato turbato.

 A te grido, Signore,

chiedo aiuto al mio Dio.

 Quale vantaggio dalla mia morte,

dalla mia discesa nella tomba?

Ti potrà forse lodare la polvere

e proclamare la tua fedeltà?

 Ascolta, Signore, abbi misericordia,

Signore, vieni in mio aiuto.

Hai mutato il mio lamento in danza,

la mia veste di sacco in abito di gioia,

 perché io possa cantare senza posa.

Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.



Domande per te

 _ Da quali situazioni di morte chiedi di essere salvato dal Signore?

_  Quali germi di vita inattesi vedi fiorire nella tua quotidianità affidata al Signore?

_  Sai essere ascoltatore attento, e ti lasci provocare, dalle innumerevoli richieste di vita che si alzano dagli uomini del nostro tempo?




Preghiera

Signore Gesù,

la trama dei nostri giorni è quotidianamente impastata di realtà di vita e di morte

profondamente intrecciate fra di loro.  

In fondo siamo creature che non terminano mai di aver bisogno di essere plasmate;

ci riconosciamo sempre figli

perché nessuno mai giunge alla pienezza della sua crescita.

Siamo segnati da esperienze contraddittorie: malattie e guarigioni…

strappi e legami che si ricongiungono…

peccati e perdono…

tristezza e felicità….

Quante volte ci riconosciamo spenti, addormentati, senza entusiasmo;

quante volte in noi non c’è la voglia di impegnarci e di amare.

Eppure il desiderio della vita piena ed abbondante torna con forza a farsi sentire

come la verità del nostro cuore e con nostalgia ti preghiamo “se Tu fossi stato qui”!

Vieni Gesù ed abbi misericordia di noi che cadiamo facilmente;

vieni come guarigione di ciò che ci fa soffrire;

sciogli ogni ferita ed ogni dolore.

Sii Tu compassione, futuro;

tocca il nostro cuore così che si apra;

sii amore che fa rinascere la vita.

Donaci di incontrarti come Colui che è più forte della morte

e non stancarti di ripeterci  “esci dal tuo piccolo angolo,

liberati come si liberano le vele,

come si sciolgono le catene, i nodi della paura,

i grovigli di chi è ripiegato su se stesso.

Liberati da ciò che ti impedisce di essere vero ed autentico…affidati a me che sono la Vita.”

 

a cura di Mariaregina Banfi




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