Un appuntamento atteso da quarant'anni: le Ausiliarie Diocesane in udienza da Papa Francesco
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Sabato 14 dicembre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza le Ausiliarie diocesane, accompagnate dall’arcivescovo Mario Delpini. L’occasione del quarantesimo dall’approvazione del nostro statuto ha reso, così, possibile un incontro che era atteso da quarant’anni, da quando, a causa della morte di Paolo VI, era stata sospesa un’udienza da tempo programmata con il primo gruppo di Ausiliarie.
In questi quarant’anni l’Istituto è cresciuto e sono sorte in altre diocesi esperienze simili alla nostra, di donne che offrono la propria vita per il servizio pastorale della Chiesa diocesana. Così sabato con noi c’erano anche i gruppi delle «Diocesane» di Treviso, di Padova e di Vicenza.
Dopo il saluto iniziale dell’arcivescovo Delpini, Papa Francesco ha deciso di lasciare i fogli scritti del suo discorso alla lettura personale di ciascuna e, a braccio, ha parlato rispondendo ad alcune domande che gli abbiamo posto a proposito di tematiche per noi essenziali: la cura pastorale e la necessità di una conversione personale ed ecclesiale; la capacità di mantenere un’apertura profetica e critica verso la logica del mondo, anche in ruoli istituzionali; e il tema della donna nella Chiesa, alla luce del recente Sinodo Panamazzonico.
«Siete donne – ha esordito –: partiamo dalla domanda sulla donna». Con la preoccupazione che la questione della donna nella Chiesa non venga schiacciata solo su aspetti funzionali, Papa Francesco ha fatto passare poi vari aspetti di tale tema: dalla richiesta di una ministerialità istituita anche per le donne, all’auspicio, che corrisponde al fatto che il Papa ritiene sia un bene, che le donne partecipino alla formazione dei futuri presbiteri, come docenti e come guide spirituali; al riconoscimento che la presenza di uomini e donne insieme permette di cogliere meglio la complessità della realtà e, spesso, di trovare prima soluzioni migliori; alla necessità che ci sia uno sforzo teologico per affrontare meglio la questione.
Con il suo stile che alterna riflessioni e aneddoti, il Papa ci ha raccomandato di ricordare che lo Spirito Santo agisce e, come sempre fa, di non dimenticarci di pregare per lui.
Lo faremo certamente, Santo Padre, tornando alle nostre diocesi con una passione per la Chiesa ancora maggiore e con il desiderio di perseverare nella sequela di Gesù Buon Pastore.
Guarda anche il sito della Diocesi di Milano
Laura Invernizzi, Ausiliaria diocesana
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