GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2025
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Condividiamo qui il messaggio del Papa per la giornata mondiale della pace: Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace
Nella foto, giovani cristiani e musulmani di Cinisello Balsamo che hanno organizzato insieme la veglia per la pace del 15 dicembre 2024
Giubileo 2025 - DENTRO LA VITA
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La vita, che nasce piccola, chiede di comprenderne il grido, l’anelito di libertà e il desiderio di fiducia che anche oggi porta con sé. L’inizio dell’anno giubilare e il calendario civile del 2025 richiamano ed evocano dimensioni forti della vicenda umana: venticinque anni del nuovo millennio, ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz, dalle bombe atomiche e dalla fine della seconda guerra mondiale. Ricorrenze che a loro modo ci raccontano l’umanità, la sua carica interiore, spirituale e le sue drammatiche contraddizioni. Celebriamo la memoria della vita liberata proprio ora, dentro i ricorsi violenti della storia: ancora una volta, vediamo tradite le promesse di dignità, di pace e di libertà solennemente dichiarate nel ventesimo secolo. Giubileo e storia del mondo, mano nella mano sembrano però indicarci la strada: ripartire dalla vita, che nasce piccola, dentro la terra benedetta da Dio. Il mistero accade dentro la storia e lì ci attende, senza disertare la realtà e i suoi tradimenti. Dentro: la vita chiede di essere guardata, amata, ascoltata e comunicata dalla sua profondità. È tempo di sguardi, di gesti, di parole e silenzi a misura di profondità. Torneremo a sentire le gioie e i dolori di tutti e sarà bello incontrarci umani al suono della festa giubilare, mentre la terra canterà la Parola nuova: “Un uomo aveva due figli…che diventarono fratelli”.
Paola Vitali
29 dicembre 2024: l'Arcivescovo Mario Delpini apre l'Anno Santo in Diocesi - leggi l'Omelia
AVVENTO 2024: sperare anche nei tempi difficili
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Sollecitate dal Giubileo, in questo Avvento vogliamo rispondere all'appello alla speranza ripercorrendo il libro del Profeta Isaia che ci offre la liturgia della domenica. Alle profezie antiche accosteremo i volti di oggi, con la loro testimonianza profetica.
Nei giorni feriali, terremo vivo il cammino con il responsorio del Salmo della Messa sotto forma di immagine, che potrete condividere con altri. Per riceverle, scrivete un messaggio con il vostro nome al numero 338 875 5045.
- 17 novembre I DOMENICA DI AVVENTO
Sperare con gli hibakusha (Is 13, 4-11): Abbatterò l'arroganza dei tiranni
- 24 novembre II DOMENICA DI AVVENTO
- 24 novembre II DOMENICA DI AVVENTO
- 1 dicembre III DOMENICA DI AVVENTO
Sperare con Gandhi (Is 45, 1-8): Io sono l'Eterno
- 8 dicembre IV DOMENICA DI AVVENTO
Sperare con una quindicenne di Napoli (Is 4, 2-5): Il frutto della terra sarà il loro orgoglio
- 15 dicembre V DOMENICA DI AVVENTO
Sperare con due atleti paralimpici, Giulia Terzi e Stefano Raimondi (Is 30, 18-26b): Beati tutti quelli che sperano in lui!
- 22 dicembre DOMENICA VI DI AVVENTO
Sperare con suor Luisa Dell'Orto (Is 62, 10-63, 3b): Ecco la tua salvezza giunge
Sperare con Gandhi (Is 45, 1-8): Io sono l'Eterno
- 8 dicembre IV DOMENICA DI AVVENTO
Sperare con una quindicenne di Napoli (Is 4, 2-5): Il frutto della terra sarà il loro orgoglio
- 15 dicembre V DOMENICA DI AVVENTO
Sperare con due atleti paralimpici, Giulia Terzi e Stefano Raimondi (Is 30, 18-26b): Beati tutti quelli che sperano in lui!
- 22 dicembre DOMENICA VI DI AVVENTO
Sperare con suor Luisa Dell'Orto (Is 62, 10-63, 3b): Ecco la tua salvezza giunge
AVVENTO/6: sperare con suor Luisa Dell'Orto
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Il profeta Isaia è stato capace, sette secoli prima della venuta di Gesù, di rendere plastico, vivo e concreto, il desiderio di Dio di abitare tra il suo popolo, di accompagnarlo nel cammino dell’esistenza e di sorreggerlo, amandolo teneramente. Gerusalemme è il suo popolo, più che una struttura muraria: è un popolo che cresce, che continua a bussare alle porte della città” perché gli eletti del Signore continueranno ad entrare e chi è già arrivato deve preoccuparsi di accogliere altri: "Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate, spianate la strada, liberatela dalle pietre, innalzate un vessillo per i popoli"
In ogni tempo, l’umanità intera ha bisogno di vedere “sentinelle” che dall’alto chiamano, aprono la porta, preparano la strada per il popolo santo. Tutti noi desideriamo vedere “il Dio che dona salvezza”, una salvezza capace di dare Speranza nei giorni feriali, di suscitare possibilità concrete di un futuro di bene per ogni uomo e donna.
Insieme a Maria, sentinella per eccellenza, gravida di Speranza, tutti noi vorremmo essere “schegge” di Speranza per chi ci passa accanto, poiché abbiamo in qualche modo percepito di essere “preziosi agli occhi del Signore”, di essere amati e desiderati, come una sposa che torna dal suo Sposo.
AVVENTO/5: sperare con due atleti paralimpici, Giulia Terzi e Stefano Raimondi
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Giulia e Stefano (nella foto gentilmente concessa da loro) sono due giovani innamorati che da qualche mese sono diventati genitori di Edoardo, un bellissimo bambino e sono per me cari amici di famiglia.
La loro storia però non è conosciuta solo da chi li frequenta da vicino, ma appartiene, in un certo senso, a tutto il mondo: Giulia Terzi e Stefano Raimondi - questi i loro nomi per esteso - sono due campioni paralimpici di nuoto, che anche quest’anno a Parigi, hanno vinto parecchie medaglie nella loro specialità.
Fin da bambina, Giulia ha esercitato lo sport a livello agonistico, nel campo della ginnastica. Poi, dopo aver subito tre interventi con importanti coinvolgimenti midollari, a causa di una pesante forma di scoliosi congenita, ha smesso di camminare. Nel 2018, all’età di 23 anni, il neurochirurgo le ha indicato il nuoto come unico sport praticabile e come rimedio per non rimanere sempre inchiodata alla carrozzina.
Dopo un inizio forzato e poco motivato in questo campo, Giulia ha conosciuto la realtà paralimpica e vi si è appassionata tanto che, in poco tempo, è entrata a far parte della squadra nazionale paralimpica di nuoto. Quando le chiedo di raccontarmi la sua esperienza, lei mi confida che, prima del consiglio del medico, è stata importante la sua famiglia che l’ha sempre sostenuta e la sostiene tuttora, nella sua lotta e nel suo spirito agonistico.
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