n. 10: Diritto a proclamare e ascoltare il Vangelo

PROPOSIZIONE 10: DIRITTO A PROCLAMARE E ASCOLTARE IL VANGELO
 
Proclamare la Buona novella e la persona di Gesù è un obbligo per ogni cristiano, fondato nel Vangelo: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19).
Allo stesso tempo, è un diritto inalienabile di ogni persona, qualunque sia la sua religione o la sua assenza di religione, di essere in grado di conoscere Gesù Cristo e il Vangelo. Questa proclamazione, data con integrità, deve essere proposta nel rispetto totale di ogni persona, senza alcuna forma di proselitismo.
 
Lascio volentieri il commento al Beato Giovanni Paolo II espresso nella Lettera Enciclica Redemptoris Missio ai nn 7 e 39, circa la permanente validità del mandato missionario (07.12.1990):
 
L’urgenza dell’attività missionaria emerge dalla radicale novità di vita, portata da Cristo e vissuta dai suoi discepoli. Questa nuova vita è dono di Dio, e all’uomo è richiesto di accoglierlo e di svilupparlo, se vuole realizzarsi secondo la sua vocazione integrale in conformità a Cristo. 
Nel mondo moderno c’è la tendenza a ridurre l’uomo alla sola dimensione orizzontale. Ma che cosa diventa l’uomo senza apertura verso l’Assoluto? La risposta sta nell’esperienza di ogni uomo, ma è anche iscritta nella storia dell’umanità col sangue versato in nome di ideologie e da regimi politici, che hanno voluto costruire un’umanità nuova senza Dio (Giovanni XXIII, Mater e Magistra, parte IV).
Del resto a quanti sono preoccupati di salvare la libertà di coscienza, risponde il Concilio Vaticano II: “La persona umana ha il diritto alla libertà religiosa …” (Dignitatis Humanae, 2).
L’annunzio e la testimonianza di Cristo, quando sono fatti in modo rispettoso delle coscienze, non violano la libertà. La fede esige la libera adesione dell’uomo, ma deve essere proposta,  poiché “le moltitudini hanno il diritto di conoscere la ricchezza del mistero di Cristo, nel quale crediamo che tutta l’umanità può trovare, in una pienezza insospettabile, tutto ciò che essa cerca a tentoni su Dio, sull’uomo e sul suo destino, sulla vita e sulla morte, sulla verità … Per questo la chiesa mantiene il suo slancio missionario e vuole, altresì, intensificarlo nel nostro momento storico” (EN 53).
Bisogna dire anche, però, sempre col Concilio, che “a motivo della loro dignità tutti gli esseri umani, in quanto sono persone, dotati cioè di ragione e di libera volontà e perciò investiti di personale responsabilità, sono dalla loro stessa natura e per obbligo morale tenuti a cercare la verità, in primo luogo quella concernente la religione. Essi sono pure tenuti ad aderire alla verità una volta conosciuta e a ordinare tutta la loro vita secondo le sue esigenze” (DH, 2)…
 
Tutte le forme dell’attività missionaria sono contrassegnate dalla consapevolezza di promuovere la libertà dell’uomo annunciando a lui Gesù Cristo. La Chiesa deve essere fedele a Cristo, di cui è il corpo e continua la sua missione … 
La Chiesa ha il dovere di fare di tutto per svolgere la sua missione nel mondo e raggiungere tutti i popoli, e ne ha anche il diritto, che le è dato da Dio per l’attuazione del suo piano. La libertà religiosa, talvolta ancora limitata o coartata, è la premessa e la garanzia di tutte le libertà che assicurano il bene comune delle persone e dei popoli. E’ da auspicare che l’autentica libertà religiosa sia concessa a tutti in ogni luogo, ed a questo scopo la Chiesa si adopera nei vari paesi, specie in quelli a maggioranza cattolica, dove essa ha un maggiore influsso. Ma non si tratta di un problema della religione di maggioranza o di minoranza, bensì di un diritto inalienabile di ogni persona umana.
D’altra parte, la Chiesa si rivolge all’uomo nel pieno rispetto della sua libertà (AG 5; LG 8): la missione non coarta la libertà, ma piuttosto la favorisce. La Chiesa propone, non impone nulla: rispetta le persone e le culture, e si ferma davanti al sacrario della coscienza. A coloro che si oppongono con i più vari pretesti all’attività missionaria la chiesa ripete: Aprite le porte a Cristo!
 
M.Grazia Rasia
 

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