n. 11: La nuova evangelizzazione e la lettura orante della Sacra Scrittura
- Dettagli
- Data pubblicazione
- Visite: 5978
PROPOSIZIONE 11: LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE E LA LETTURA ORANTE DELLA SACRA SCRITTURA
Dio ha comunicato se stesso nel Verbo incarnatosi. Questa Parola divina, ascoltata e celebrata nella Liturgia della Chiesa, in particolare nell’Eucaristia, rafforza interiormente i fedeli e li rende capaci di una autentica testimonianza evangelica nella loro vita quotidiana. I padri sinodali desiderano che la parola divina “diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale” (Verbum Domini, 1).
La porta alla Sacra Scrittura deve essere aperta a tutti i credenti. Nel contesto della nuova Evangelizzazione, ogni opportunità per lo studio della Sacra Scrittura deve essere messa a disposizione. La Scrittura deve permeare omelie, catechesi e tutti gli sforzi per trasmettere la fede.
Considerando la necessità di familiarità con la Parola di Dio per la nuova evangelizzazione e per la crescita spirituale dei fedeli, il Sinodo incoraggia diocesi, parrocchie e piccole comunità cristiane a continuare uno studio serio della Bibbia e la Lectio divina, la lettura orante delle Scritture (Dei Verbum, 21-22).
La Parola di Dio sta alla base di ogni autentica spiritualità cristiana. La costituzione conciliare Dei Verbum al n. 25 afferma: “Tutti i fedeli … si accostino volentieri al sacro testo, sia per mezzo della sacra liturgia, che è impregnata di parole divine, sia mediante la pia lettura, sia per mezzo delle iniziative adatte a tale scopo e di altri sussidi, che con l’approvazione e a cura dei Pastori della Chiesa, lodevolmente oggi si diffondono ovunque. Si ricordino però che la lettura della Sacra Scrittura dev’essere accompagnata dalla preghiera”.
La riflessione conciliare intendeva riprendere la grande tradizione patristica che ha sempre raccomandato di accostare la Scrittura nel dialogo con Dio. Come dice S. Agostino: “La tua preghiera è la tua parola rivolta a Dio. Quando leggi è Dio che ti parla; quando preghi sei tu che parli a Dio”.
Tuttavia si deve evitare il rischio di un approccio individualistico, tenendo presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella Verità nel nostro cammino verso Dio. E’ una Parola che si rivolge a ciascuno personalmente, ma è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. Perciò il testo sacro deve essere sempre accostato nella comunione ecclesiale. In effetti, “è molto importante la lettura comunitaria, perché il soggetto vivente della Sacra Scrittura è il Popolo di Dio, la Chiesa… la Scrittura non appartiene al passato, perché il suo soggetto, il Popolo di Dio ispirato da Dio stesso, è sempre lo stesso, e quindi la Parola è sempre viva nel soggetto vivente. Perciò è importante leggere la sacra Scrittura e sentire la sacra Scrittura nella comunione della Chiesa, cioè con tutti i grandi testimoni di questa Parola, cominciando dai primi Padri fino ai Santi di oggi, fino al Magistero di oggi” (Benedetto XVI, Discorso alunni Seminario Romano Maggiore, 19.02.2007).
Possiamo dunque sintetizzare in questo modo: dalla celebrazione del Concilio Vaticano II la Chiesa cattolica ha riscoperto che questa trasmissione della fede intesa come incontro con Cristo, si attua mediante la Sacra Scrittura e la Tradizione viva della Chiesa, sotto la guida dello Spirito Santo.
E’ così che la Chiesa viene continuamente rigenerata dallo Spirito. In questo modo le nuove generazioni vengono sostenute nel loro cammino di incontro con Cristo nel suo corpo, che trova la sua piena espressione nella celebrazione della Eucaristia. La centralità di questa funzione di trasmissione della fede è stata riletta ed evidenziata nelle ultime due Assemblee sinodali sull’Eucaristia e in particolare in quella dedicata alla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. In queste due Assemblee la Chiesa è stata invitata a riflettere e a riprendere piena coscienza della dinamica profonda che ne sostiene l’identità: la Chiesa trasmette la fede che essa stessa vive, celebra, professa, testimonia. A queste due Assemblee sinodali hanno fatto seguito le due Esortazioni Apostoliche di Papa Benedetto XVI Sacramentum caritatis e Verbum Domini, che ne hanno confermato e rilanciato le indicazioni e gli orientamenti pastorali per la Chiesa intera.
M.Grazia Rasia
AVVENTO 2024
CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
In cammino con la Chiesa
Attualità
Percorsi
Articoli recenti
Speciale Quarantesimo
AUSILIARIE DIOCESANE: 40 anni di «GRAZIE»
L'Arcivescovo alle Ausiliarie: «Questo è il tempo della vostra missione»
Video: Ausiliarie diocesane: «Testimoni coraggiose della vita consacrata»
Programma del convegno: Il piacere spirituale di essere popolo
Un appuntamento atteso da quarant'anni: le Ausiliarie Diocesane in udienza da Papa Francesco
Area riservata
Chi è online
Abbiamo 15 visitatori e nessun utente online