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Nate dalla Pasqua 2: Comunità di Baranzate - "Va' dai miei fratelli"

Baranzate fotoAndiamo, Albina, Manuela e Marinella, ogni giorno per le vie del quartiere Gorizia di Baranzate incontro ai fratelli e sorelle di ogni nazionalità e professione religiosa, uomini e donne, giovani e anziani, malati, stranieri, soli e desiderosi di essere incontrati, conosciuti e amati.

Andiamo ogni giorno a conoscere la loro storia per entrare in relazione con loro, per testimoniare la gioia del Risorto dentro le loro ferite, i loro dubbi e le loro povertà.

Andiamo ogni giorno a portare speranza nei luoghi dove prestiamo servizio:



Manuela alla scuola media dove il 70% degli alunni sono stranieri e in collaborazione con i colleghi, assistenti sociali, psicologa e Tutela dei minori garantisce un accompagnamento e sostegno allo studio,alla persona e alla famiglia. È la referente dell’oratorio e si prende cura con alcuni educatori dei cammini educativi dei preadoloscenti, adolescenti e giovani. Il lunedì pomeriggio si riserva un’ora di ascolto allo sportello mamma-bambino sostenendo il progetto “Donne senza frontiere” prendendosi cura dei loro bisogni distribuendo prodotti per l’infanzia, in collaborazione con il pediatra della Porta della salute.

Albina in Caritas dove, in collaborazione con altre figure presenti sul territorio, incontra tante famiglie, italiane e non, in difficoltà soprattutto per grave disagio economico cercando non tanto e non solo di dare risposte (distribuzione generi alimentari) ma di promuovere progetti che aiutino a uscire dall’assistenzialismo per imboccare strade di autonomia e di solidarietà reciproca (laboratorio di autoproduzione, cucito);in oratorio dove segue alcuni gruppi di catechesi dell’iniziazione cristiana e si prende cura del cammino degli anziani presenti in parrocchia o nella visita le famiglie in occasione della richiesta del battesimo dei bambini.

Marinella è presente come infermiera di quartiere, inserita nell’associazione la Rotonda contribuisce a realizzare i progetti già in atto (Porta della salute) e in divenire legati all’educazione alla sanità con i ragazzi del doposcuola, di prevenzione di alcune malattie per le donne e in alcuni casi all’assistenza di malati a domicilio. Inoltre lavora presso uno studio medico come segretaria e tra i rifugiati di Casa Suraya tramite la cooperativa “Farsi prossimo”.

Andiamo come la Maddalena, apostola degli apostoli, partendo dalla nostra casa, dove viviamo la vita fraterna in comunità, per annunciare a tutti: “Ho visto il Risorto!”, per srotolare la pietra che tiene ancora chiusa la paura di riconoscere Gesù presente nella vita.

Andiamo a “celebrare” la Pasqua con coloro in mezzo ai quali viviamo tutte quelle volte che si condivide una festa, una gioia, un evento importante. Partecipiamo e gustiamo le loro tradizioni: dalla preghiera buddista e musulmana al cibo e alle danze.

Andiamo perché amiamo e abbiamo la gioia del cuore di essere “missionarie” tra la gente che cerca il Signore Risorto con cuore sincero.
Albina, Manuela e Marinella

CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO

 

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