n. 38: L'iniziazione cristiana e la Nuova Evangelizzazione

PROPOSIZIONE 38: INIZIAZIONE CRISTIANA E NUOVA EVANGELIZZAZIONE
 
Il Sinodo vuole affermare che l’iniziazione cristiana è un elemento cruciale nella nuova evangelizzazione ed è lo strumento con il quale la Chiesa, come madre, genera i suoi figli e si rigenera. Perciò proponiamo che il processo tradizionale di iniziazione cristiana, che è spesso diventato semplicemente una preparazione approssimativa ai sacramenti venga dappertutto considerata in una prospettiva catecumenale, dando maggiore rilevanza ad una mistagogia permanente, e diventando in questo modo una vera iniziazione alla vita cristiana attraverso i sacramento (Direttorio Generale Catechesi n. 91).
In questa prospettiva, non è senza conseguenza che la situazione oggi per quanto riguarda i tre sacramenti della iniziazione cristiana, nonostante la loro unità teologica, è pastoralmente diversa. Queste differenze nelle comunità ecclesiali non sono di natura dottrinale, ma sono differenze di giudizio pastorale. Questo Sinodo tuttavia richiede che quello che il Santo Padre (Benedetto XVI) ha affermato nella Sacramentum Caritatis, diventi uno stimolo per le diocesi e le Conferenze episcopali per rivedere le loro prassi dell’iniziazione cristiana: “Concretamente, è necessario verificare quale prassi possa in effetti aiutare meglio i fedeli a mettere al centro il sacramento dell’Eucaristia, come realtà cui tutta l’iniziazione tende” (Sacramentum Caritatis n. 18).
 
Si è compreso e “messo a fuoco” la necessità di “iniziare attraverso i Sacramenti” e non solo “iniziare ai Sacramenti”. Non è certo un gioco di parole:  ormai da anni, sia nella nostra Diocesi di Milano ma anche in molte diocesi Italiane, si sono attivati itinerari sperimentali di Iniziazione Cristiana ispirati al catecumenato che “inizino alla vita cristiana” e non solo alla ricezione dei Sacramenti.
Ciò significa salvaguardare l’unitarietà della Iniziazione Cristiana. Non tre sacramenti senza collegamento, ma un’unica azione di Grazia: parte dal Battesimo e si compie attraverso la Confermazione nell’Eucaristia (vedi Rito Iniziazione Cristiana Adulti nn. 27 e 306-312, 1978; Nota CEI/2 nn. 7, 17 e 46). E’ l’Eucaristia il sacramento  che, continuamente offerto, non chiude un’esperienza, ma la rinnova ogni settimana, nel Giorno del Signore.
Anche a livello di Chiesa italiana si è dichiarato il termine delle sperimentazioni, e proprio in questi mesi, la Commissione Episcopale per la dottrina, l’annuncio e la catechesi, sta redigendo un documento di Orientamenti per la catechesi con l’intento di “occuparsi dell’atto catechistico nel suo contesto (adulti ed evangelizzazione, primo annuncio, iniziazione cristiana, formazione dei catechisti), nella consapevolezza che la catechesi non può “dire/fare tutto” e che nello stesso tempo essa rimane l’attività che maggiormente qualifica le Parrocchie … ormai l’orizzonte culturale e religioso italiano, che non preclude ancora di adottare la categoria di cattolicesimo popolare per designarlo, non sopporta più la stanca ripetizione di moduli abitudinari propri di una pastorale stanziale e centrata su servizi religiosi pensati nel quadro di una società ancora largamente cristiana. Il ripensamento della presenza e dell’azione pastorale della Chiesa in questa stagione riposiziona necessariamente anche la proposta catechistica. E se il Documento Base (1970), sulla scia del Concilio, conserva intatta la sua capacità di fornire un contenuto e uno schema di approccio ancora validi nella nuova situazione, nondimeno l’attualizzazione della sua proposta ha bisogno di adattamenti e concretizzazioni, anzi di una sorta di traduzioni che renda viva l’iniziativa ecclesiale per la sua capacità di raggiungere e incontrare efficacemente le persone oggi” (cfr intervento di Mons. Mariano Crociata – segretario della CEI - Il cammino condiviso verso gli “Orientamenti per la catechesi”, alla Consulta dell’UCN, 9 aprile 2013).
Le proposte riguardanti una maggiore qualificazione di padrini/madrine, l’assunzione a pieno titolo negli itinerari di Iniziazione Cristiana della pastorale battesimale e delle prime età della vita, la dimensione catecumenale propria e ispiratrice di altri percorsi di educazione alla vita e alla fede cristiana (catecumenato adulti, iniziazione catecumenale dei fanciulli, percorsi di fede per“ricomincianti”, cresime per adulti, itinerari per il matrimonio cristiano, ecc.- vedi in proposito le tre Note pastorali della CEI), sono temi e percorsi sperimentati sul campo nelle Diocesi italiane, e siamo in attesa di tali Orientamenti pastorali per mettere a frutto “la vitalità espressa nei Convegni Regionali del 2012, che hanno mostrato nei contributi emersi anche in pubblicazioni, apparsi a diversi livelli su varie Riviste scientifiche e pastorali, come una convergenza pastorale sia possibile” (idem come sopra,  Mariano Crociata).
Grazie a questa proposizione dei padri sinodali, la riflessione e l’approfondimento sul presente tema, si amplia anche alla Chiesa universale dove, peraltro, già nel Direttorio Generale per la Catechesi (LEV,Congregazione per il Clero, 1997), si trovano  indicazioni autorevoli e importanti in merito.
 
 

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