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«Donna chi cerchi?»: Il desiderio

Il primo appuntamento del percorso per giovani donne ci ha messo a confronto con una storia che sembra concludersi tragicamente, come storia di un incontro mancato, precluso per sempre. Può finire così il desiderio? Per chi desidera accompagnarci a distanza in questo cammino, proponiamo qui la lectio del brano che ci ha guidate: Giovanni 20,1-18.

IL CONTESTO

Siamo a tre giorni dalla passione e morte di Gesù. Il vangelo di Giovanni ha descritto l'ultima cena, quando Gesù ha lavato i piedi ai suoi e poi lo ha seguito da vicino all'orto degli ulivi, durante l'arresto consegnato da Giuda ai soldati, durante il processo consegnato da Anna a Caifa, da Caifa a Pilato, per essere ri-consegnato nelle mani dei soldati. Tutti consegnano Gesù ad altri e hanno la pretesa di rivendicare potere su di lui, mentre Giovanni ironizza mostrando come sia Lui, Gesù stesso che continuamente si consegna al Padre. Fino al momento più alto quello della croce dove Gesù consegna lo Spirito . L'evangelista ci racconta del momento della crocifissione attraverso gli occhi di Maria e del discepolo amato, gli unici non fuggiti insieme a Maria di Cleofa e Maria Maddalena .

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Donna, chi cerchi? Storie di incontri e di decisioni

donnaAl via un cammino tra giovani donne che si mettono in ascolto della Parola, della vita, degli altri in un clima di semplicità e di fraternità. Il punto di partenza è proprio quello dove ognuna si trova, perché crediamo che la Parola abbia qualcosa da dirci sempre, là dove siamo e per quello che stiamo vivendo.

IL CALENDARIO

17 novembre 2012: il desiderio
15 dicembre 2012: l'ascolto
2 marzo 2013: il dubbio 
16 marzo 2013: la tenacia 
20 aprile 2013: la responsabilità
18 maggio: la fecondità
 
dalle 10.00 alle 16.00

LA SEDE

Comunità delle Ausiliarie Diocesane,
via S.Francesco 1/a Seveso (accanto al Seminario)

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"Donna, chi cerchi?": la tenacia

LA DONNA SIRO-FENICIA: Mc 7,24-30
 
CONTESTO 
 
Contestualizziamo il brano a partire dalla prima moltiplicazione dei pani (Mc 6,30-44). 
Ci viene raccontata un’attività senza sosta dove i discepoli non hanno neanche il tempo di mangiare e un Gesù che vuole prendersi cura dei suoi: li invita in disparte in un luogo deserto, è un piccolo esodo, per trovare “riposo”, per vivere l’intimità con Lui, per ascoltare una parola che può solo essere sussurrata a “tu per tu”. Un’intimità che diviene casa perché solo in Lui troviamo casa, negli altri luoghi siamo sempre esuli, pellegrini di passaggio o fuggiaschi…

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