Spaziocolore: una esperienza interculturale
Barbara (in basso a sinistra) è volontaria a Spaziocolore, un servizio per l'integrazione delle donne italiane e straniere nato da una intuizione della Caritas di Monza, continuato per otto anni e che, per mancanza di fondi, sembrava costretto a chiudere definitivamente la sua attività a giugno 2013. Ma...
Quando le operatrici ci hanno detto che non avremmo più potuto continuare a frequentare Spaziocolore, non ci credevamo. Era una cosa impensabile per noi donne. Italiane, marocchine, egiziane, rumene, bengalesi... tutte accomunate da un vuoto che si presentava davanti a noi. Le reazioni oscillavano dalla immediata rassegnazione alla ostinata speranza.
Ha vinto la speranza. Abbiamo cominciato ad alimentarla con il ringraziamento per ciò che è avevamo potuto fare in questi anni. E abbiamo voluto consegnarlo a chi, concretamente, ci ha aiutate e sostenute.
E' nata una lettera, consegnata a molti, che è diventata anche una testimonianza fatta davanti al ministro Kyenge e ai partecipanti al convegno teologico missionario del PIME -"Le frontiere dell'interculturalità"- che ci ha invitate ad intervenire insieme ad altre realtà di Monza.
A settembre, come un regalo inatteso, la notizia: "Potremo riprendere grazie a un bando di concorso e al coinvolgimento del Comune di Monza". La ripresa è parziale perché, mentre gli anni scorsi ci ritrovavamo ogni settimana, quest'anno, sarà per poche volte. La cosa sicura è che sarà garantito per due anni...
Più che le mie parole, condivido, a nome mio, delle operatrici e di tutte le donne, la nostra testimonianza, consapevoli che Spaziocolore si comprende se si vive. E' un invito! Siamo in via Carrobiolo a Monza, presso i Padri Barnabiti.
Barbara
Buongiorno a tutti, mi chiamo Laura sala e sono un'assiste sociale.
Lavoro da alcuni anni a Spazio Colore e ritengo ciò una fortuna visto l'estremo interesse oggi per la tematica interculturale, ma vista anche la ricchezza sia professionale che personale che questo esperienza mi ha lasciato.
Oggi, prima di tutto desidero ringraziare, a nome delle colleghe e delle donne che frequentano Spazio colore, per la preziosa opportunità che ci è stata offerta, permettendoci di presentare a tutti voi, in particolare al Ministro, il nostro servizio, attraverso un descrizione molto sintetica che vi esporrò di seguito, ma soprattutto attraverso la viva voce di alcune donne che lo hanno frequentato e che ne portano il cuore, il senso e la filosofia.
LA STORIA E I SERVIZI
Spazio Colore, è nato 8 anni fa, grazie alla Caritas decanale di Monza e alla Cooperativa sociale novo millennio e oggi è riconosciuto e promosso, come servizio utile alla collettività, anche dall'Amministrazione Comunale, attraverso l'Assessorato alle pari Opportunità,
Questi attori, hanno maturato, nel corso di questi ultimi anni, con incontri continui di scambio e confronto, una comune esperienza sul tema dell'intercultura, favorendo il nascere di interessanti "frutti sociali", anche se non sempre del tutto maturi.
Da questa collaborazione e da queste riflessioni, la Caritas di Monza ha potuto realizzare alcuni servizi rivolti sia alle famiglie italiane, sia alle famiglie immigrate , che vivono tutte in questo stesso territorio, individuando linguaggi e modalità di accoglienza adeguati ad entrambe: Famiglieinsieme, che si occupa di sostegno alla genitorialità, Bimbi Insieme, un nido interculturale con uno stesso numero di bimbi italiani e di bimbi di origine straniera, Spazio Colore, uno spazio di incontro per donne italiane e donne immigrate. Sevizi tutti uniti dalle stesso approccio alla persona, e dallo stesso concetto di integrazione
Si è partiti infatti dalla convinzione che, per favorire l'integrazione non è sufficiente lavorare sulle diversità dei soggetti considerati "diversi", ma occorre partire dai loro comuni bisogni e dalle loro comuni esperienze, affinchè sia possibile una reale maturazione collettiva condivisa: le donne di Spazio Colore non si incontrano in quanto donne italiane o donne immigrate, ma in quanto "donne" e si confrontano sulle loro storie, le loro origini, le loro scelte, creando legami e occasioni importanti di crescita, di rispecchiamento, e di complicità, che hanno permesso loro di vivere con maggior benessere anche nel loro contesto quotidiano di riferimento.
Si è in questo modo, sperimentato e si è confermata la validità di questo metodo di intervento, non solo riguardo all'integrazione tra italiani e stranieri, ma anche all'integrazione tra la diversità di genere (femminile e maschile) di ruoli educativi (paterno e materno) generazionale (genitori-figli)...
SPAZIOCOLORE
Come esperienza rappresentativa, vi parliamo in particolare di Spazio Colore che si rivolge appunto a tutte le donne di Monza, italiane e immigrate, promuovendo la coesione sociale e l'integrazione interculturale.
Il servizio offre attività di incontro, socializzazione, scambio, laboratori creativi, di approfondimento e confronto su temi di interesse, di apprendimento delle lingue e di conoscenza e orientamento ai servizi del territorio.
Le attività più sperimentate e/o consolidate sono:
• Il "salotto di spazio colore", luogo in cui le donne si incontrano e si confronto e luogo in cui si possono frequentare insieme laboratori artistici,corporei, e manuali, , con uno spazio dedicato ai bimbi nel quale le madri presenti, mentre svolgono le attività, possono affidare il loro bimbo ad una educatrice,
• Il "Polo Lingue" percorsi di apprendimento delle lingua italiana e di alcune lingue straniere
• "Mamme insieme" e "Papà insieme" gruppi di incontro per mamme e papà sulle tematiche della genitorialità e dei diversi stili educativi dati dalle proprie culture di riferimento
• "il coro di spazio colore" un coro, di donne, multiculturale
• "percorsi formativi" rivolti a operatori, volontari ,cittadini, adulti, giovani e ragazzi, sul tema dell'integrazione e dell'intercultura.
Un'equipe multiculturale e multidisciplinare, composta da un'operatrice sociale, una psicologa, una assistente sociale, una educatrice e mediatrici culturali, progetta e propone le attività, elaborando questa esperienza in riflessioni metodologiche importanti per la continua evoluzione del servizio.
Grazie ad una equipe così composta in questi anni, si è potuto focalizzare uno specifico approccio e metodo interculturale, attraverso il quale condividere con le donne , buone prassi di incontro e relazione, utili a favorire l'integrazione, la coesione sociale.
IL PROBLEMA
Spazio Colore ha sempre vissuto di una certa "precarietà", dovuta sia alla complessità del tema dell'integrazione, sia alla crisi economica che da vari anni tocca anche le politiche sociali.
Quest'anno le donne che sono "passate" da Spazio Colore, hanno manifestato il desiderio di scrivere una loro testimonianza, che vogliamo condividere oggi.
Do la parola a Katia, di origine italiana, Naima di origine marocchina, Candice, di origine boliviana, che vi leggeranno il loro scritto a nome di tutte le donne.
LA TESTIMONIANZA DELLE DONNE
L'integrazione non è un servizio di secondo livello, per "chi se lo può permettere", una cosa in più, ma la base dello sviluppo umano. Per integrazione non intendiamo solo la socializzazione tra persone straniere le une alle altre e imparare a vivere in una società plurale. È molto di più: l'integrazione è ciò che permette tutto questo.
Crediamo che lo sviluppo non finisca ad una certa età. Crediamo che in noi debba nascere una donna nuova: la donna che assume lo sradicamento della propria vita, la donna che vive un decentramento da sé per fare spazio all'altra, nel "suo" orizzonte di vita.
Prima di integrare gli altri, dobbiamo imparare ad "integrare" noi stesse. Abbiamo bisogno di essere accompagnate a far dialogare i nostri sogni e i nostri ideali con la realtà. Non sempre coincidono; tante volte, incontrandosi, si scontrano. Alcune di noi sono partite dai propri Paesi al seguito di un progetto, lasciando là gli affetti e una parte di sé stesse. Altre hanno fatto un esodo interiore, altrettanto complesso. Tutte siamo approdate qui. Tutte siamo accomunate da questo "viaggio" alla ricerca della serenità e della verità di noi stesse.
L'incontro con operatrici qualificate ha sempre avuto una connotazione educativa. Abbiamo trovato in loro quell'equilibrio raro tra vicinanza e lontananza. Le percepiamo come amiche, partecipi delle nostre esperienze, ma anche come guide che ispirano e conducono a distanza, lasciando a noi i passi da fare personalmente.
Essere accolte con un abbraccio significa che "io valgo", essere ascoltate nella fatica significa che "qualcuno capisce la mia realtà", poter esprimere le nostre idee significa che "non ci sono pregiudizi nei miei confronti". Quello che riceviamo ci accompagna e ci dà coraggio per affrontare le difficoltà che incontriamo e superare la paura del quotidiano. Non solo, ci permette di fare lo stesso con gli altri.
A Spazio Colore molte di noi sentono di essere "in famiglia". Ma come può una "estranea" essermi così familiare? Come posso sentirla amica, sorella e madre? Eppure accade. Accade perché non è la differenza ad identificarci ma la nostra vita di donne, le esperienze comuni ad ogni persona, che superano le diversità
esteriori, le culture, le religioni... C'è qualcosa dentro di noi -non sappiamo chiamarlo per nome- che ci permette di "sentire" l'altra come una persona già conosciuta da tempo, come una amica di cui fidarsi...
Desideriamo crescere così i nostri bambini, cittadini di un mondo che può incontrarsi nella differenza.
Pensiamo sia il desiderio di comunione proprio di ogni uomo e donna, in ogni parte del mondo. L'essere umano, se non è amato, si ammala. Lo crediamo fortemente. Sappiamo che molte di noi, senza il sostegno competente di Spazio Colore, rischierebbero di tornare nella solitudine dalla quale erano uscite. Ma speriamo nella forza interiore che questa esperienza ci ha lasciato, in ciò che ha scritto dentro il nostro cuore.
Spazio Colore non è un isola felice, non è uno spazio che ci protegge, non è qualcosa che ci fa sognare cose che non ci sono. Spazio Colore è un grembo: qui nascono donne nuove.
Potrebbero sembrare parole eccessivamente edulcorate, ma sappiamo che l'integrazione passa per piccoli passi di relazione caratterizzati da una cura speciale dei rapporti umani, ed è proprio con questa "dolcezza sostanziosa" che noi donne possiamo oggi attuare la nostra "rivoluzione delicata".
Le donne di Spazio colore
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