ANNIVERSARI DI CONSACRAZIONE 2024: Anna, Graziana e Annamaria
Un bellissimo regalo per il 40° anniversario di consacrazione, ci ha “catapultate” nella splendida città di Monreale. È stata un’esperienza ricca di incontri, di condivisione, di bellezza. Commosse per la testimonianza di fedeltà incondizionata al Vangelo di padre Pino Puglisi, martire della fede e la radicalità semplice e disarmante di fratel Biagio Conte, povero tra i poveri; stupite per la Parola di Dio svelata dagli antichi mosaici della cattedrale di Monreale; affascinate dall’immensità di cielo e mare che si incontrano e si confondono in un orizzonte di meraviglia e di pace; coinvolte dalla storia di guerre e di pacificazioni, di invasioni e di integrazioni e contaminazioni del parco archeologico di Selinunte; grate per l’entusiasmo, l’accoglienza e l’ospitalità generosa della diocesi di Monreale, con l’Arcivescovo, il rettore del seminario, don Francesco e i seminaristi, che hanno condiviso con noi uno “squarcio” del loro cammino.
La trama di questi incontri e il ritrovarci tra noi ci ha fatto rivedere l’esperienza della nostra vita di Ausiliarie Diocesane, intessuta di gioie, fatiche, speranze, accompagnata, rinnovata ed evangelizzata da tutti coloro che il Signore ha messo sul nostro cammino. Risentire nel cuore e nella vita la domanda: “Mi ami tu?” e poter rispondere: “Sì, tu sai che ti amo!” (cfr Gv 21, 1/), ci rende ogni giorno di più consapevoli che davvero la vita “è un passaggio pasquale dal vivere per se stessi al farsi dono”. È lasciarsi plasmare dal Signore e rinnovare una continua fecondità che, nel tempo, acquista sfumature diverse, ma ha sempre solo in Lui la sorgente. È uno stare di fronte al Signore, sostare con Lui, accogliere da Lui le parole vere, nonostante fragilità, dubbi e infedeltà. La nostra dedicazione alla Chiesa diocesana, vivendo “affinché questa storia sia per tutti luogo di salvezza e di santità” (Statuto 7), ci ha chiamate ed impegnate ad accostare sorelle e fratelli, cercando di accompagnarli con parole di compassione e con gesti che accolgano il dolore e le ferite nascoste, li sollevino e li riaprano alla vita e a condividere le gioie e le speranze che il Signore semina nel cammino di ognuno di noi: “… perché alla fine ogni vocazione, ogni missione è sempre un ricevere per dare.” (padre Pino Puglisi)
Anna, Graziana e Anna Maria
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