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Don Bosco in Diocesi: "un amico, là fuori"

Don Bosco“Chissà, se questi giovani avessero là fuori un amico… che si prendesse cura di loro”
 (dalle Memorie dell’ora-torio di S.Francesco di Sales)
 
C'è sempre un "fuori" nel quale anche oggi, anche ognuno di noi, dei nostri ragazzi, si ritrova bisognoso di un amico che si prenda cura del momento che sta vivendo, delle domande che si sta facendo, dei dubbi che lo stanno martellando, della passioni che lo stanno spingendo e stimolando.
 
Riflessione di Giovanna, ausiliaria presso la comunità pastorale Maria madre della Chiesa in Seregno, che ospita l'Urna del Santo il 31 gennaio.
 
Con questa intuizione del cuore, il giovane sacerdote Giovanni Bosco, se ne torna a casa la sera, dopo che don Cafasso, sua stimatissima guida spirituale, lo ha condotto tra le “masse di giovanetti, tutti sani, robusti, di ingegno svegliato, ma là inoperosi, rosicchiati dagli insetti, stentare di pane spirituale e materiale” (Memorie dell’oratorio).
Desidera essere ‘un amico là fuori’: fuori dagli ambienti protetti, dai locali ben frequentati, dalle scuole più garantite. C’è sempre un ‘fuori’ nel quale anche oggi, anche ognuno di noi, dei nostri ragazzi, si ritrova bisognoso di un amico che si prenda cura del momento che sta vivendo, delle domande che si sta facendo, dei dubbi che lo stanno martellando, delle passioni che lo stanno spingendo e stimolando.
L’attualità della figura di Giovanni Bosco credo si collochi proprio qui. La sua genialità educativa si radica esattamente nella capacità di interpretare la ‘promozione dell’uomo attraverso il vangelo’ non tanto e anzitutto come forma di recupero e di restaurazione di ciò che, a motivo delle sfortune della vita, si è rovinato e sfigurato. La sua azione è stata, ed è tuttora, quella  di una esaltazione e valorizzazione di ciò che, non avendo ancora avuto modo di esprimersi e svilupparsi, va fatto emergere. Ecco l’azione di un amico nella vita ‘là fuori’. Ecco l’opera di e-ducazione: di chi sa dissotterrare dal profondo ciò che di più prezioso è indelebilmente inscritto in ogni uomo e donna e che viene interpellato dalla più diverse circostanze della vita. 
L’evento straordinario delle peregrinatio dell’Urna con la reliquia di questo Santo ha dunque il senso di ricondurci a questa riflessione, di riportarci alla verità delle sue intuizioni sul vangelo e sull’uomo, su ogni uomo come figlio amato e capace di amore.
DON BOSCO E’ QUI, lo slogan con cui la famiglia salesiana ha deciso di accompagnare questo lungo cammino nel mondo, vuole forse davvero riportarci alla significatività che ancora oggi, qui, il suo modo di interpretare il vangelo può regalare.
 
Giovanna

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