A un mese dal rapimento in Cameroun
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È passato già un mese dal rapimento di don Gianpaolo, don Gianantonio e suor Gilberte, fratelli che condividono con noi il servizio nella Chiesa di Maroua-Mokolo, all’Estremo Nord del Cameroun.
Tornate da pochi giorni, domenica 4 maggio abbiamo partecipato alla veglia di preghiera che il Vescovo di Vicenza ha proposto a tutti i fedeli nel Santuario di Monte Berico.
E’ stato un momento sentito al quale hanno partecipato, a distanza, anche diverse comunità religiose del Cameroun e del mondo intero.
Si è pregato per gli amici rapiti, perché la liberazione avvenga presto. E si è pregato anche per i loro rapitori, perché lo Spirito apra le loro menti e i loro cuori.
Insieme si è invocato che “il soffio vitale dello Spirito si abbatta gagliardo sulla nostra Chiesa e la renda capace di annunciare il Vangelo di Gesù ad ogni popolo e ad ogni cultura”. La Chiesa ferita di Vicenza non ha mancato di pregare per la Chiesa ferita di Maroua chiedendo a Maria che “accompagni con la sua consolante protezione i cristiani del Cameroun”.
Estendiamo l’invito a continuare e ad intensificare la preghiera usando questa antichissima invocazione mariana che fin dai primi giorni è stata diffusa per rendere corale l’affidamento dei nostri fratelli nella prova alla protezione misericordiosa di Maria.
Anna e Emanuela
5 maggio 2014
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