Una gioventù cristiana nuovissima
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Molto diffuso in quegli anni fu anche il fenomeno della gioventù ribelle che attraverso azioni violente crede di mettere a tacere il disordine di una vita priva di riferimenti morali autentici.
La stima di Montini nei riguardi della gioventù è comunque grande, perché i giovani sono portatori del desiderio di novità, della gioia di vivere, della forza della passione; egli non perde occasione per mettersi in dialogo con loro, valorizzando ciò che di positivo e di originale da loro emerge.
Negli incontri con i giovani Montini propone la figura di un giovane cristiano, veramente felice e forte, perché capace di resistere alle lusinghe del mondo, portatrici di gioie effimere che non riempiono pienamente il cuore. Le sue parole non sono solo richiami generici alla morale cristiana, ma concrete proposte, per vivere una vita cristiana autentica, perché tutto ciò che è umano è oggetto della cura di Dio.
Montini desidera aiutare i giovani a credere che la fede in Dio modella ogni aspetto e attività della vita, dandone il vero senso.
Dio è Mistero, che, una volta incontrato, apre il cuore alle più grandi aspirazioni e ai più grandi desideri, sconfiggendo ogni piccolezza e fragilità.
Gesù è il mediatore fra Dio e l'uomo e deve diventare per i giovani il modello di vita da seguire e imitare. Montini invita i giovani a scegliere di riservare dei tempi precisi di incontro con Gesù e a non aver paura di abbandonarsi a lui perché è lui che ci dona la speranza e ci apre alla pienezza di vita.
Nel silenzio della preghiera interiore il giovane si conosce e scopre di essere infinitamente amato, intuendo piano piano che la vita è risposta gioiosa e fedele, alla chiamata di Dio Padre per l'edificazione del Regno.
Solo l'impegno in una seria formazione umana e spirituale permette di raggiungere la vetta più alta dell'unità e della coerenza fra pensiero e vita.
La meta a cui tendere è l'edificazione di una società modellata dalle virtù della saggezza, della giustizia, dell'ordine, della pace, aperta ai bisogni del mondo intero, con un'attenzione particolare alle persone più povere; una società capace di unire il progresso tecnico e il gusto della semplicità.
I giovani hanno bisogno di essere aiutati a porsi le domande profonde sul senso della vita e a trovare le risposte, i significati, facendo leva sulla loro capacità di entusiasmarsi, di appassionarsi, di innamorarsi.
L'azione educativa deve portare i giovani a vette molto alte, ad acquisire la forma dell'uomo ideale nella società contemporanea: autonomia della persona, senso della responsabilità, capacità di scelta e di autocontrollo, coerenza nell'operare, coscienza del dovere sociale, iniziativa del bene, costanza nell'azione, forza della resistenza, generosità nel sacrificio.
In una società che dimostra poco amore per la Chiesa, Montini invita i giovani ad amare la Chiesa madre e maestra e a sentirsi amati da essa.
Montini è stato definito da molti "esperto di umanità" e lo è stato davvero: ha voluto bene ai giovani, sia i vicini sia i lontani, ha creduto in loro e ha avuto a cuore la loro felicità e realizzazione. Ha trasmesso alla gioventù, con le parole e con la vita, la passione per Gesù e per l'uomo, per la Chiesa e per il mondo.
Il pensiero di Montini risulta così estremamente attuale perché è stimolo critico a quello che i giovani vivono oggi e per coloro che li accompagnano.
Luisella Grassi
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