Donne di Chiesa, memoria di futuro
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Se qualcuno mi chiedesse (sulla scia del titolo di un libro di qualche anno fa): «Che colore ha la diocesanità?», saprei subito che cosa rispondere! «Il ciclamino!», come il colore della copertina dell’ultimo libro della Collana Sapientia di Glossa, Donne di Chiesa. Quarant'anni dalla nascita dell'Istituto delle Ausiliarie Diocesane, curato da Laura Invernizzi.
La diocesanità, infatti, non solo è stata la parola-guida dell’incontro di presentazione tenutosi martedì 26 ottobre 2021 in Facoltà Teologica, ma è anche «nucleo incandescente del carisma» (Laura Invernizzi), uno dei tratti che caratterizzano la missione delle Ausiliarie, «presenza profetica» per quanti le incontrano (Valentina Soncini).
Il volume, nato a conclusione dei festeggiamenti per il Quarantesimo di fondazione dell'Istituto, è un libro corale, che raccoglie non solo gli atti del Convegno del 19 ottobre 2019, ma anche altri documenti come le Note sulla fondazione dell’Istituto (Barbara Olivato); il discorso del Papa nell’udienza (attesa dalle Ausiliarie da quarant’anni!) e le omelie dell’arcivescovo nelle celebrazioni eucaristiche per il Quarantesimo; la lettera della Sorella maggiore in occasione della Pasqua 2020 (Susanna Poggioni) e, in appendice, una riflessione biblica sulle donne della risurrezione (Laura Invernizzi) e la parte programmatica del Progetto apostolico delle AD per il quinquennio 2018- 2022.
«Interpreti e portatrici di una carità pastorale che interpella il nostro presente» (Valentina Soncini), in questo volume passato e presente dell’Istituto sono già «memoria di futuro», oltre che occasione per una maggior conoscenza della loro vocazione e strumento di lavoro per una riflessione sul carisma, condivisa in particolare nei luoghi in cui le Ausiliarie svolgono la loro missione (Claudio Stercal).
Se è vero che «la vita non è mai cristallizzata, ma va sempre ripensata» e che la diocesanità è una dimensione della vita di Chiesa che aiuta a incarnare i diversi carismi in una precisa diocesi (Paolo Martinelli), proprio la presentazione del volume, grazie anche all’eterogeneità dei partecipanti, «pezzi di Chiesa, intercettatti per motivi diversi dalle Ausiliarie» (Susanna Poggioni), è stata occasione di confronto e piccolo “laboratorio” di diocesanità.
E se spesso per qualche giovane in ricerca è stata proprio la diocesanità l’elemento decisivo nella scelta vocazionale (Franco Agnesi), a quali “passi di futuro” la diocesanità invita oggi le Ausiliare diocesane?
La femminilità e la creatività, la presenza in mezzo alla gente, condividendo con il popolo di Dio non solo la vita ma anche la preghiera (non avendo spazi propri, ma essendo chiamate a «piccole comunità […] secondo il principio dell'Incarnazione» - pp. 54-55), l’attenzione ai bisogni dell’umanità, risvegliati dalla pandemia, e molto altro sono le tematiche che attendiamo nelle pagine del “prossimo volume”, per i prossimi 40 anni e oltre…
Elena Maria Laluce
Studentessa del ciclo di specializzazione – FTIS Milano
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