Tu sei l’atteso! – 4. Come figura d’asino
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Come 2000 anni fa, si fa strada l’obiezione sul tuo modo di fare.
In questo cammino di attesa, Signore, entri nelle città di ieri e di oggi, slegando quella parte di noi che a volte, fa figure d’asino, perché mal si concilia con le aspettative e i sogni di gloria che nutriamo.
Perché mai, schiudi e stani dal buio l’umiltà? Non sarebbe più opportuno liberare altro? Perché inizi dal granello di terra scritto in noi?Cerco di non andare troppo avanti con i pensieri e mi fermo a guardare la scena. Su quel puledro e lungo la strada, le persone gettano mantelli, simbolo della loro vita e del desiderio di alleanza piena; lo fanno senza calcoli e senza riserve, tipico dello slancio di gioia. Chi precede e segue il corteo canta. Intuisco che la festa e la fiducia per il tuo arrivo trovano origine in uno spazio liberato.
Come un’eco, prende parola in me il desiderio di un’interiorità non prepotente e non arrogante:l’accoglienza di te parte da qui. La pace e ogni altro dono hanno radici in questo sguardo libero e fatto di terra. Mi fermo di nuovo e ascolto: il tuo venire riempie gli occhi di promesse e scioglie il passo in voci di canto. Sia benedetto il regno che viene! Signore, libera la terra di cui siamo plasmati e conducila a te: fa’ che in noi l’umiltà si compia, senza timore, anche quando, apparirà come figura d’asino.
11 1Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. 3E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». 4Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. 5Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?».6Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. 7Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. 8Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. 9Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
10Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».
11Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
Paola Vitali - Ausiliaria diocesana
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