DAL CAMMINO ALLA CORSA / 6 LA CORSA E LA FORZA DELLO SPIRITO
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Sono passati due millenni e la domanda del tempo rimane attuale: anzi forse si fa ancora più stringente, perché lo sappiamo, noi di tempo non ne abbiamo mai abbastanza: «Signore è questo il tempo?» Oggi aggiungeremmo una nota: «Dovresti dircelo Signore, perché sai, noi, non abbiamo tempo! Non lo diciamo con presunzione o con la pretesa di sapere, ma per la necessità di organizzarci, di arrivare preparati… Sai Signore, noi non abbiamo tempo, abbiamo solo 24 ore e le cose da fare sono tante, tutte importanti, tutte prioritarie. Allora abbiamo bisogno di sapere se è questo il tempo in cui dobbiamo attrezzarci, in cui dobbiamo essere pronti...non vogliamo mancare, vogliamo esserti accanto, ma sai ci sono tante cose tra cui scegliere…»
Il tempo: grande padrone dei nostri giorni, il tempo ci schiaccia, ci costringe e determina le nostre decisioni; alle volte lo riempiamo troppo per non pensare che se ne sta andando e altre invece lo custodiamo gelosamente, dimenticandoci che, nella logica del Vangelo, solo ciò che si perde è ritrovato.
Nel tempo incontriamo gli altri e abitiamo la storia: ci fa paura perché ci richiede una dinamicità e una capacità di adattamento molto superiore a quella che ci domanda l’abitare uno spazio in cui ci possiamo finalmente accomodare, una volta conquistato. Se potessimo definire i tempi e i momenti, gestire e prevedere gli imprevisti, saremmo forse più tranquilli ma in qualche modo ingabbieremmo la forza dirompente che ci tiene in movimento, in ricerca, in tensione.
«Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti»: la promessa del Signore non va nella logica del divenire padroni del tempo, piuttosto in quella del garantire una linfa vitale per continuare a cercare, a muoversi, a pensare ed amare: la promessa del Signore prolunga il tempo della preparazione densa di attesa.
«Riceverete lo Spirito Santo»: riceveremo un di più di vita, un di più di energia, un di più di speranza per mantenerci in cammino, per non lasciarci ingabbiare dalle nostre agende piene e dai nostri progetti futuri ben pianificati. Lo Spirito ci condurrà ad abitare spazi nuovi, ad esplorare nuovi confini fuori e dentro di noi. La forza, l’energia della vita, il soffio dello Spirito non abitano lo spazio, fatto di muri e di confini che mettiamo noi, per paura.
La vita, lo Spirito è irresistibilmente più forte persino delle nostre agende piene, abbraccia la storia, penetra nelle fessure del tempo per riempirle di senso; se lo assecondiamo è capace di allargare i nostri cuori sino ai confini del cuore di Dio. Ma non si lascia imbrigliare dalle nostre occupazioni, scende su noi come la rugiada del mattino, quando all’inizio della giornata ci sembra di aver davanti tanto tempo da vivere e da giocare.
Quando irrompe lo Spirito non ci è dato più tempo, ci è data più vita.
Per andare in profondità
«Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra». At 1,6-8
Roberta Casoli,
Ausiliaria diocesana in centro storico di Milano
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