LA SITUAZIONE È OCCASIONE / 2: L’AVVENTO PEDAGOGIA DELLA SPERANZA CRISTIANA
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Prima della novena di Natale e dell’Immacolata, prima dell’Avvento, addirittura prima del ‘periodo dei morti’!
Mi colpisce questo anticipo continuo del Natale segnalato dalle luci su strade e centri commerciali; non sarà lontano il tempo in cui sentiremo di panettone sulle spiagge di ferragosto o alla ripresa delle scuole. Non credo sia solo un’abile mossa di marketing. Potrebbe essere qualche cosa di più sottile: quasi un volere alimentare una sorta di facile ‘buonismo’. La società del successo, ma anche della prepotenza e dell’ingiustizia, nasconde eventuali rimorsi o sensi di colpa facendo credere che a Natale si diventa comunque più buoni, come fanciulli innocenti: “una sorta di regressione generalizzata, infantile, provvisoria e consumistica”.
Come dice l’Arcivescovo non è facile resistere alla pressione di molte agenzie, “alleate per la banalizzazione del mistero dell’Incarnazione”. Cene sociali, spettacoli di Natale, concerti e cori…
In parrocchia, a volte, ho la tentazione di non mettere nel calendario di dicembre catechesi e momenti di preghiera per non rischiare il flop di presenze: genitori e adolescenti subiscono improvvise malattie e impegni non prorogabili; i ‘cristiani’ sono bravissimi ad elaborare scuse, se non vere e proprie bugie, per giustificare assenze e ritardi.
“I cristiani, celebrando i santi misteri nella liturgia, entrano nella comunione trinitaria … in attesa del ritorno glorioso del Signore”. Potrebbero sembrare parole lontane, se come fedeli non attingessimo alla liturgia, “esperienza di grazia che trasfigura la vita dei credenti”.
Per questo anche quest’anno, senza scoraggiamento, preparerò con cura la novena di Natale perché i bambini della catechesi possano “raccogliere il messaggio della nascita di Gesù ed evocare i sentimenti del presepe”. Per questo, accoglierò e farò vivere le ferie prenatalizie come occasione “per la contemplazione, la preparazione alla confessione, la consapevolezza della dignità di ogni persona chiamata a conformarsi al figlio di Dio che si è fatto figlio dell’uomo”.
È questa la pedagogia della speranza cristiana a cui ci chiama l’Avvento di Gesù!
Maria Teresa Villa
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