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NEL SABATO SANTO DELLA STORIA/3

Maria Rupnik 3Che cosa ci dici dunque la Madre del Signore, che contempliamo nella sua immensa sofferenza? "Che cosa suggerisci ai discepoli smarriti?", si chiede Martini.
E suggerisce che Maria "ci sussurri una parola simile a quella detta un giorno da suo Figlio: se avrete fede pari a un granellino di senapa! (Mt.17,20)". Si tratta dell'invito a partecipare della "consolazione che viene solo dalla fede", che Maria ha vissuto in pienezza portando "a compimento la spiritualità di tutto il popolo di Israele, nutrita di ascolto e di fiducia."
E' quella che il cardinale chiama "la consolazione della mente". Di che cosa si tratta? "È la grazia di una visione sintetica e mistica del piano di Dio. E' una apertura degli occhi e del cuore, che dà un senso profondo di pace... quando comprendiamo per opera dello Spirito che tutto viene portato a compimento nella Passione e Resurrezione del Signore. Allora anche le ombre e le tragedie di questo mondo si rivelano come attraversate dalla luce di amore, di compassione e di perdono che viene dal cuore del Padre".
Si tratta di un dono grande, che Maria ha accolto in pienezza, ma che non è precluso a nessuno di noi. È ciò che consente di "credere anche nelle notti della fede, a proclamare il primato di Dio e ad amarlo anche nei suoi silenzi e nelle apparenti sconfitte".
È un dono dello Spirito, a lui chiediamo l'apertura del cuore per saperlo accogliere e a Maria chiediamo che interceda per noi, ci prenda per mano e ci sostenga.
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