1. SAN GIUSEPPE: l'uomo dal coraggio creativo
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Come immagini una persona creativa? Certamente una persona piena di risorse, originale, capace di vie nuove e probabilmente anche un po’ sopra le righe... Certamente non la immagino come una persona “costretta” a determinati itinerari e capace di obbedire a ciò che la vita gli domanda. Il creativo che immagino è un po’ ribelle, un po’ fuori dagli schemi e certamente ostinatamente libero.
Poi mi immagino Giuseppe che cammina un passo dietro l’altro, un giorno dopo l’altro, obbedendo a dei sogni che gli indicano strade inedite ma certamente inaffidabili. Dopo la lettura del Patris Corde lo sorprendo proteggere Maria e Gesù con tutte le sue forze perché affidati alla sua responsabilità, alla sua cura, alla sua custodia, con una tenerezza e una dedizione che scaccia ogni desiderio di emergere e di essere uno che si distingue dagli altri.
Mi domando, stupita, dove sia finita tutta quella creatività che dà colore e anima al mondo e trovo un uomo che con le sue mani ruvide e segnate dalla fatica provvede ad un piccolo. E’ certamente un artigiano...uno abituato a forgiare cose nuove, a partire da quello che ha...Dicono sia un carpentiere...e io lo immagino tra quelli che creano oggetti molto ordinari, con materiali poveri. Non cerca cose ricercate, eppure, con quel che ha, sa rispondere alle esigenze di una quotidianità che ci appare tanto spesso insignificante e senza colori.
Il profumo del legno e la segatura diventano l’ornamento dei suoi abiti, non cerca nulla di troppo bizzarro. Solo, insegue i sogni, promesse di futuro per il mondo. Quei sogni lo portano lontano, lo portano dentro un mistero...lui vi acconsente! E come quando leviga il legno, così cerca di spianare la strada a quei sogni che alle volte sembrano proporre sentieri arzigogolati. Non cerca qualcosa di speciale, assume coraggiosamente la posizione che gli è assegnata. Da uomo pratico quale è sa che la sua parte è dare forma a quei sogni come lo si fa con il legno grezzo. Ne viene fuori un’ opera d’arte non destinata ai musei ma a rendere più casa la propria casa.
Roberta Casoli
Comunità pastorale santi Profeti Milano e
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