ATtratti DALLA SALVEZZA: le tentazioni
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Matteo, nel suo vangelo, ci dice come anche Gesù è stato sospinto dallo Spirito, il grande protagonista della storia, a ritirarsi nel deserto subito dopo che ha sentito scaldarsi il cuore alle parole del Padre sulle rive del Giordano: “Questo è mio Figlio amato…”.
Lo sguardo che lo accompagna è lo sguardo della fiducia nel Padre, al centro la Scrittura: la Parola del Padre, la storia del suo popolo, l’alleanza con esso…dice la grandezza e la bellezza della cura che non lascia mai mancare.
Queste sono le armi che ha per la lotta.
William Congdon nello stendere il colore sulla tela, strato su strato, grumoso, increspato, come onda su onda, impastato di terra sabbiosa, vuole metterci davanti la nostra fragilità: un richiamo alla terra di cui siamo fatti.
Si interroga sulla potenza del male che sembra averla sempre vinta. Ed ecco l’incedere del demonio, da destra in modo aggressivo, ricorda il volo di uccelli incattiviti e rapaci decisi a puntare sull’unica preda da ferire, lacerare, fare propria, ingoiare. Visibili, infatti, le incisioni violente, ripetute, i segni dei graffi, le lacerazioni…segno delle ferite che il male ci lascia quando ci abita.
Ma ecco che Gesù, colui che fa dell’obbedienza al disegno del Padre la sua arma più potente, la chiave con cui interpretare la Scrittura, la storia del popolo, non si sottrae alla lotta, anzi, si erge in piedi. Occupa tutta l’altezza del quadro, diventa muro, baluardo contro l’irrompere furioso del male. Gesù affronta la lotta nella verità del suo essere luce del mondo, del suo essere impastato con la fragilità che siamo e con la forza di Dio. Quasi messo alle corde, ai margini ma forte nel suo candore, nell’essere luminoso, rivestito dello stesso colore della resurrezione: non si ritira, ma lotta con la forza dell’umiltà dell’essere Figlio obbediente e luce per il cammino di ogni uomo. E grida con forza «Vattene Satana! Sta scritto il Signore, tuo Dio, adorerai: a lui solo renderai culto.»
Vieni Santo Spirito, donaci la consapevolezza dell’essere figli preziosi agli occhi del Signore,
che fanno della Parola e dello sguardo di fede le armi per la lotta
contro il male in ogni tempo, anche per l’oggi.
Amen alleluia.
Nuccia Marnati
Rozzano
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