25° anniversario - Una vita in bilico
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Volendo celebrare la grazia a cui hanno risposto in questi 25 anni, Cristina, Marinella e Silvia hanno scelto un mosaico di padre Rupnik che potesse sintetizzare la loro esperienza spirituale.
Attraverso questa immagine, c'è qualcosa di immensamente bello, c’è una Parola che ci raggiunge su svariati sentieri. Una volta riconosciuta, ascoltata e accolta non è più solo per noi ma vuole e deve essere portare agli altri, a chi si incontra nel cammino della vita.
Una dinamica di vita. La vita di ciascuno è sempre in bilico: tra il lasciarsi abitare dalla tristezza e il lasciarsi attrarre con stupore dall’Impensabile. Nell’immagine:tra l’essere persone tristi davanti alla tomba di un morto, trascinando scoraggiate la propria vita; o l’ essere, come Maria Maddalena, persone disposte a lasciarsi stupire dal “fare” di Dio che rimane vicino che è proprio lì dove noi abbiamo decretato che tutto è finito, è lì ci chiama ci parla: “guardami! Sono qui, fuori dal sepolcro. Vicino a te! Cammina di qua e dillo a tutti! ”, così sembra dire Gesù nel mosaico. La Maddalena si è lasciata attrarre, si è lasciata stupire: mentre sta andando convinta di omaggiare un morto, ecco l’irrompere dell’impensabile della novità di Dio, si ritrova ri-conosciuta chiamata nuovamente e tratta fuori dalla propria tristezza (entrando così nella dinamica di risurrezione, di vita nuova), si volta con occhi sorpresi verso Colui che la chiama e che ha saputo dare senso e bellezza alla sua vita.
Nell’oggi. Allora,dove noi possiamo incontrare il Risorto?
Crediamo sia da cercare … tra i vivi, tra le persone che ci circondano, magari celato da ferite, visibili o meno, o splendente nelle cose belle, vere e buone che la vita ci sa offrire. E’ sempre una lenta, ma continua ricerca di senso in tutti i gesti, avvenimenti, situazioni inaspettate che la vita ci propone.
Questa è la “pazzia” di questa scelta: di rimanere sbilanciate verso la novità di vita risorta! Per noi significa trovare il FILO ROSSO che oltre le apparenze, le fatiche ed i controsensi, lega ogni respiro di questa vita donando alla vita stessa sapore e profumo; è la fatica e la tenacia nel cercare il bello, il buono ed il vero che Dio stesso dona in questa esistenza. E’ la capacita’ di “fare l’occhio” e scorgere il Bene anche là dove spontaneamente non lo pensiamo presente, ovvero: nelle ferite degli uomini.
La “pazzia” del Signore Gesù. Con tutti i mezzi che Gesù ha a disposizione, preferisce usare delle “povere donne” (… e non più giovincelle!) perché vadano a dire che c’è Speranza in questa vita e oltre, c’è possibilità di bene in questa vita e.. nulla è perduto ed in decomposizione dentro una tomba.
L’amore ed ogni coniugazione di bene non finiscono e non si perdono!!!
Siamo ad una tappa importante nella nostra vita: il venticinquesimo di consacrazione. Desideriamo augurare a voi, a ciascuno, a tutti il dono di lasciarsi sorprendere sempre (in ogni età, situazione di vita) dall’ impensabile novità che Dio desidera donarci!
Ti auguriamo una vita sbilanciata nella novità di Dio!
Cristina, Marinella, Silvia
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