Vita consacrata in comunione 1: incontro internazionale a Roma
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Anna Maria e Daniela stanno partecipando a Roma al Convegno inernazionale a chiusura dell'anno della vita consacrata. Ogni giorno ci manderanno le notizie circa lo svolgimento dei lavori, che prevedono sia l'ascolto di maestri e testimoni, sia lo scambio reciproco e la riflessione per gruppi linguistici e a seconda delle diverse forme di vita consacrata.
La prima giornata, lungi dall’introdurre lentamente al tema, ci ha portato subito nel vivo delle questioni sulla vita consacrata come laboratorio di comunione nella Chiesa e come testimonianza per il mondo non solo di fratellanza umana, ma precisamente di una fraternità mistica.
“Qual è l’energia che abita le nostre vite?” è la domanda posta da Christophe Theobald, SJ nella relazione di apertura del Convegno,
sviluppata in tre punti fondamentali:
1 Seguire Cristo ed essere a Lui configurati
2 Capacità di scrutare la storia
3 Manifestazione dei carismi nella storia.
Tra le riflessioni proposte, segnaliamo le esortazioni ripetute con forza a
- ritornare ai racconti evangelici per cogliere la fantasia senza limiti e la creatività dello Spirito che disegna nuove forme di vita consacrata;
- avere la capacità di scrutare la storia, secondo l’adagio del pensare globalmente e agire localmente;
- servire la Chiesa in una dinamica propositiva, raccogliendo le esperienze positive del dopo Concilio.
La seconda relazione, dalla voce di Miguel Marquez Calle, ci ha lasciato la suggestione delle sette danze della vita consacrata, come traduzione della gioia a cui siamo chiamati:
1 Tornare alla semplicità di cuore, contro la logica dell’efficienza
2 Scendere nella valle dell’umiltà ed essere apprendisti dell’essenzialità
3 Riscoprirsi assetati della Parola per non rimanere senza parole
4“Camminare senza il bisogno di arrivare” per curare la qualità della presenza, contro la fretta
5 Vivere il rischio di fidarsi e di andare oltre le nostre sicurezze
6 Essere esperti di umanità
7 Imparare ad amare e a cantare l’amore
Maria Ignazia Angelini, da parte sua, entra nel tema affidatole con una provocazione, dicendo che non è bastata la storia a riconsegnarci la categoria evangelica della contemplazione, che purtroppo viene sempre solo spiegata in contrapposizione dialettica con l’azione.
In realtà, Gesù ricompone tutto nella forma dell’ascolto, perché in Lui ascolto e contemplazione del Padre sono azione, cioè il modo di abitare il mondo, patendolo.
La vita consacrata o è contemplativa, o non è vita consacrata, in essa l’interiorità è scavata negli atti della quotidianità, è silenzio, sobrietà di parola, eloquenza delle lacrime, è vivere come memoria corporea-parabolica di una pagina di Vangelo…
Infine, tra le sollecitazioni di S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, nel suo intervento sulla vita consacrata nel post-concilio, ricordiamo alcuni passaggi particolarmente suggestivi:
- Camminare con il dinamismo dello Spirito
- Andare dove il vangelo si rende necessario
- Prediligere il dialogo come metodo e non come strategia
- Vivere l’opzione per gli ultimi
- Rompere modelli e strutture della vita consacrata che, come otri vecchi, non possono contenere vino nuovo
- Vivere una spiritualità più incarnata, unificata e unificante che ci renda mistici e profeti, discepoli e missionari
Anna Maria Terzaghi e Daniela Mapelli
PROGRAMMA
venerdì 29 GENNAIO
Prima sessione
Prima relazione: «Riprodurre in sé, per quanto possibile, la forma di vita, che il Figlio di Dio prese quando venne nel mondo» (VC 16) La vita consacrata nella Chiesa. Il fondamento comune nella diversità delle forme. Processi in atto.
Christophe Theobald, SJ
Seconda sessione
Seconda relazione a due voci: «Hanno acquisito una sorta di istinto soprannaturale che ha loro permesso di rinnovare la propria mente» (cf VC 94) La dimensione contemplativa della vita consacrata. Un modo di abitare l’oggi della storia. Provocazioni verso il futuro
Maria Ignazia Angelini, OSB
Miguel Marquez Calle, OCD
Terza sessione
Riflessione-colloquio a partire dalle domande sui temi ascoltati
Quarta sessione
Terza relazione: “Vino nuovo in otri nuovi” (Mc 2,22)
La vita consacrata a 50 anni da Lumen gentium e Perfectae caritatis. Cammini di conversione
S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, ofm
Colloquio a partire dalla raccolta di domande sui temi ascoltati
CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
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