Da Gambassi Terme a Roma - pellegrini incontro al Papa -
- Dettagli
- Data pubblicazione
- Visite: 2045

Queste sono più o meno le parole che un giovane mi ha detto spontaneamente a conclusione dell’esperienza intensissima del breve pellegrinaggio che ci ha condotto a Roma, all’incontro dei giovani col papa.
Sul momento non gli ho chiesto di più. Ci vuole tempo per elaborare le esperienze significative: tempo, spazio nel cuore e desiderio di farlo. Sicuramente può servire anche qualcuno che stimoli a farlo, magari anche insieme ai “compagni di viaggio”, perché ciascuno si arricchisca dei doni dell’altro, perché le esperienze non “brucino” la vita o semplicemente la attraversino ma la “costruiscano”, pezzetto per pezzetto, facendo sorgere domande e l’entusiasmo di cercare “risposte” che rilancino continuamente il cammino.
Lo faremo sicuramente nei prossimi mesi.
Intanto offro qualche “luce” che si è accesa lungo il cammino a piedi da Gambassi a Siena, durante il quale l’avversario più temibile è stato il caldo, il grande caldo che prosciugava le forze più del cammino stesso.
Per fronteggiarlo al meglio, le prime 2 “partenze” dagli ostelli ricchi di storia che ci hanno accolti sono avvenute sotto le luci della notte: dopo una breve e semplice preghiera, un magico e spontaneo silenzio accompagnava i passi fino ai primi albori del sole… credo si potesse chiamare contemplazione: della splendida natura nella quale eravamo immersi e di Dio.
Poi la “calibratura” del cammino e della fatica che esso comportava: tra il proprio passo e l’attesa del passo dell’altro. La fatica di ciascuno era “vista”, accolta e accompagnata come meglio si sapeva fare: aspettando, stando a fianco, cercando di alleggerire la stessa con parole e racconti scambiati e con… simpatiche gare di canto tra oratori! (ci siamo mossi come decanato)
Il tutto senza lamentele e recriminazioni… altra “magia” e altra “luce” accesa su cosa i giovani sanno spontaneamente fare quando sono insieme.

Che dire poi dell’incontro con papa Francesco?
Messaggi che commuovono visibilmente ed “entrano dentro”, lasciando interrogativi ed infondendo speranza. Volti pieni di “luce”….
Come è possibile non “credere” più nei giovani?
Confesso che spesso sono tentata di non farlo più nei confronti degli “adulti”….
Mitzi. Ausiliaria diocesana
QUARESIMA 2025

CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
In cammino con la Chiesa
Attualità
Percorsi
Articoli recenti
Speciale Quarantesimo
AUSILIARIE DIOCESANE: 40 anni di «GRAZIE»
L'Arcivescovo alle Ausiliarie: «Questo è il tempo della vostra missione»
Video: Ausiliarie diocesane: «Testimoni coraggiose della vita consacrata»
Programma del convegno: Il piacere spirituale di essere popolo
Un appuntamento atteso da quarant'anni: le Ausiliarie Diocesane in udienza da Papa Francesco
Area riservata
Chi è online
Abbiamo 113 visitatori e un utente online