Da Gambassi Terme a Roma - pellegrini incontro al Papa -
- Dettagli
- Data pubblicazione
- Visite: 1960
Queste sono più o meno le parole che un giovane mi ha detto spontaneamente a conclusione dell’esperienza intensissima del breve pellegrinaggio che ci ha condotto a Roma, all’incontro dei giovani col papa.
Sul momento non gli ho chiesto di più. Ci vuole tempo per elaborare le esperienze significative: tempo, spazio nel cuore e desiderio di farlo. Sicuramente può servire anche qualcuno che stimoli a farlo, magari anche insieme ai “compagni di viaggio”, perché ciascuno si arricchisca dei doni dell’altro, perché le esperienze non “brucino” la vita o semplicemente la attraversino ma la “costruiscano”, pezzetto per pezzetto, facendo sorgere domande e l’entusiasmo di cercare “risposte” che rilancino continuamente il cammino.
Lo faremo sicuramente nei prossimi mesi.
Intanto offro qualche “luce” che si è accesa lungo il cammino a piedi da Gambassi a Siena, durante il quale l’avversario più temibile è stato il caldo, il grande caldo che prosciugava le forze più del cammino stesso.
Per fronteggiarlo al meglio, le prime 2 “partenze” dagli ostelli ricchi di storia che ci hanno accolti sono avvenute sotto le luci della notte: dopo una breve e semplice preghiera, un magico e spontaneo silenzio accompagnava i passi fino ai primi albori del sole… credo si potesse chiamare contemplazione: della splendida natura nella quale eravamo immersi e di Dio.
Poi la “calibratura” del cammino e della fatica che esso comportava: tra il proprio passo e l’attesa del passo dell’altro. La fatica di ciascuno era “vista”, accolta e accompagnata come meglio si sapeva fare: aspettando, stando a fianco, cercando di alleggerire la stessa con parole e racconti scambiati e con… simpatiche gare di canto tra oratori! (ci siamo mossi come decanato)
Il tutto senza lamentele e recriminazioni… altra “magia” e altra “luce” accesa su cosa i giovani sanno spontaneamente fare quando sono insieme.
Poi l’arrivo sotto una calura feroce, con due grandi desideri prevalenti: doccia e riposo. Neanche la constatazione che si aveva disponibile una sola doccia in 14 bastava a spegnere il sorriso e la gioia di una tappa conquistata… l’attesa era fatta di calma pazienza, impressioni scambiate e confidenze (tutt’altro che banali) regalate.
Che dire poi dell’incontro con papa Francesco?
Messaggi che commuovono visibilmente ed “entrano dentro”, lasciando interrogativi ed infondendo speranza. Volti pieni di “luce”….
Come è possibile non “credere” più nei giovani?
Confesso che spesso sono tentata di non farlo più nei confronti degli “adulti”….
Mitzi. Ausiliaria diocesana
AVVENTO 2024
CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
In cammino con la Chiesa
Attualità
Percorsi
Articoli recenti
Speciale Quarantesimo
AUSILIARIE DIOCESANE: 40 anni di «GRAZIE»
L'Arcivescovo alle Ausiliarie: «Questo è il tempo della vostra missione»
Video: Ausiliarie diocesane: «Testimoni coraggiose della vita consacrata»
Programma del convegno: Il piacere spirituale di essere popolo
Un appuntamento atteso da quarant'anni: le Ausiliarie Diocesane in udienza da Papa Francesco
Area riservata
Chi è online
Abbiamo 15 visitatori e nessun utente online