Speciale Avvento: La pastorale giovanile, un campo per il futuro del mondo
C’è un campo che più lo curi e più lascia in te dei solchi profondi.
Questo campo è assediato dalla zizzania della noia, della sfiducia e soprattutto della paura.
E’ un campo promettente, forse il più promettente dove c’è del grano tenero, nutrimento per il futuro del mondo.
Fino a qualche tempo fa occuparmi della pastorale giovanile mi sembrava un gioco da ragazzi.
Oggi stando con i miei ragazzi, quelli di ieri (a Cesano Maderno) e quelli di oggi ( a San Giuliano milanese), mi accorgo che questo grano vuole crescere, vuole diventare robusto, ma porta in sé una fragilità che chiede speranza.
Stare con loro crea nel campo che sono io solchi profondi che mi chiedono di approfondire la mia speranza, il mio desiderio di bellezza e di novità che il Vangelo ha acceso in me. Accorgermi che qualcuno sta rubando la speranza ai ragazzi che mi sono affidati genera in me una inquietudine ed una impazienza tutta evangelica.
Mi accorgo di sognare una Chiesa per loro che possa essere luogo di relazioni stimolanti ed esigenti, mi accorgo di sognare con loro una umanità più solidale e più semplice. Mi accorgo che non ce la faccio da sola, nemmeno solo con gli ‘addetti a lavori’ e mi ritrovo spesso ad esortare i genitori e gli altri educatori a lavorare non per il contingente ma per i sogni dei loro ragazzi!
Roberta AD,
Parrocchie di Maria Ausiliatrice e di Borgolombardo
in San Giuliano milanese
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