Speciale Avvento: La pastorale giovanile, un campo per il futuro del mondo
Speciale Avvento: Questo mondo che soffre ha bisogno ancora del buon seme
Oggi Stella se ne è andata. Aveva 17 anni. Accanto a lei alcune compagne di classe, un professore, i genitori, i parenti, insieme a me e al personale della struttura in cui era ricoverata, e che, per queste ultime settimane, è diventata la sua casa. Stella appartiene ad una cultura lontana, differente, e parla una lingua per la maggior parte di noi incomprensibile. Professa un'altra religione. Ma ha, aveva, gli stessi desideri, gli stessi sogni, la stessa 'vita' di ogni ragazza 17enne che tutti noi possiamo incontrare: desiderava scarpe da ginnastica di marca, stava studiando per la patente, tutto il suo mondo e il suo tempo erano racchiusi nel cellulare tra chat, foto, musica, social network ....
Speciale Avvento: La scuola, campo di zizzania o del buon seme...
«Che cosa significa per me, Ausiliaria diocesana, impegnata nella scuola, che «il campo è il mondo»?
La scuola è campo di zizzania quando voglio mietere ciò che non ho seminato.
La scuola è campo del buon seme quando ho la pazienza di coltivare.
La scuola è campo di zizzania quando non riconosco che posso fare degli errori.
La scuola è campo del buon seme quando amo e curo ciò che ti racconto.
Speciale Avvento: la Chiesa per i coniugi in difficoltà
Questo sguardo ci viene offerto da Silvana, che opera a Verano e collabora con la pastorale familiare della zona di Monza per l'accompagnamento delle persone separate che desiderano rielaborare la loro situazione di vita alla luce della fede. Il gruppo di lavoro si chiama Acor, porta di speranza.
Il campo è il mondo: ogni luogo, ogni appezzamento di terra, fa parte di questo campo dove l'uomo vive la sua quotidianità nella gioia e nella sofferenza. Io, come ausiliaria diocesana, faccio l'esperienza di annuncio del Vangelo a coppie separate, divorziate e a coloro che formano nuove unioni.
Questa parte di campo, solcata da ferite profonde, chiede di poter essere ascoltata:
Speciale Avvento: È tutta una questione di campo visivo
Se lo sguardo è stretto, il mondo appare angusto, gli orizzonti limitati e le possibilità ridotte. La prima cosa che sparisce è la speranza. Se lo sguardo è ampio, tutto acquista un senso ed una profondità nuova e anche esperienze piccole e apparentemente insignificanti, o addirittura negative, aprono alla percezione di grandi possibilità.
Quest’ultimo è lo sguardo che i servizi che mi sono chiesti attualmente nella pastorale parrocchiale e all’interno dell’Istituto richiedono ed educano nello stesso tempo.
In parrocchia mi occupo soprattutto di pastorale giovanile.
Uno sguardo ampio mi permette di andare oltre i semplici dati numerici – scarsi e che spingerebbero a lasciar perdere– per cogliere le attese e i desideri di chi ci sta, di chi accoglie le proposte e inizia ad aprirsi al Vangelo.
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