«Obrigada Senhor por todas as Bênçãos». Ti ringrazio Signore per tutte le tue benedizioni
Un mese in Brasile. Solo un mese, immersa in una terra e in una cultura lontana dalla mia, ha saputo donarmi uno sguardo nuovo e un’apertura del cuore più grande. Dal 18 luglio al 19 agosto 2013 con alcuni giovani del decanato di Affori abbiamo ascoltato l’invito di Papa Francesco di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù a Rio. La scelta è stata quella di unire alla GMG un’esperienza di missione a San Paolo. Non è semplice comunicare quanto visto, ascoltato, toccato, accolto e raccolto; ma è troppo forte il desiderio di condividere e impellente l’impegno verso quanto vissuto.
Che tu possa vivere a lungo!
Giusy, che studia mediazione culturale, ha trascorso anche la scorsa estate in Tunisia, per frequentare dei corsi di lingua araba in una delle più antiche Università e per condividere la vita della gente, entrare nella cultura, comprendere "dal di dentro". Ecco il racconto della sua esperienza.
"Come stai?", "Bene!", si salutano così i tunisini come tutti i popoli. In realtà, la risposta contiene un significato più profondo che richiama la parola "vivere", letteralmente: "Che tu possa vivere a lungo!" Questa parola utilizzata continuamente contiene un implicito desiderio di vita, di cambiamento, di libertà, come dicono loro stessi, all'alba della Primavera araba.
Santità seminata in mezzo alla gente
In questi giorni il silenzio penetra nelle nostre case e diventa perfino assordante. Silenzio che diventa anche urlo, urlo silenzioso della "quarantena", dello "stare in casa". Mi sembra di essere inutile. Tanti in prima linea e io ...
Le giornate si susseguono tutte uguali, cerco di mantenere gli orari di tutti i giorni, di trovare modi diversi per continuare a vivere quella realtà che sento mia e che prendo dallo Statuto n. 8 "evangelizzare è la grazia e la vocazione a cui mi dedico, è la nostra identità più profonda". E non mi sento "speciale".
Credo con tutta me stessa l'importanza del "lascia correre" la Parola. Oggi è ciò che ci è rimasto (no alla celebrazione, no agli incontri, no ..., no ...), rimane la potenza della Parola che ha in sé la forza della Creazione: Dio disse e tutto fu.
Credo che questa forza si può tradurre anche in questi giorni. La potenza della Parola creatrice è presente anche su queste strade vuote e silenziosi delle nostre città, paesi, villaggi.
Di conseguenza mi impegno, usando dei mezzi tecnologici a disposizione, a fare in modo di arrivare ai bambini, agli adulti, agli amici con questa Parola creatrice che genera conforto, bellezza, forza ... perfino gioia.
Ma i giorni passano, i restringimenti aumentano (e già io mi ritengo fortunata: casa grande, senza uscire posso usare della Chiesa ogni ora del giorno e della notte, posso pure tenerla curata. Anche degli ambienti grandi interni e sterni dell'oratorio. Tante famiglie invece sono chiuse in ambienti veramente piccoli, soprattutto per dei bambini).
Tutte presenti 24 ore su 24, non siamo abituate. Di solito non abbiamo, per fortuna, tutto questo tempo insieme da condividere. Ma adesso sì.
AVVENTO 2024
CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
In cammino con la Chiesa
Attualità
Percorsi
Articoli recenti
Speciale Quarantesimo
AUSILIARIE DIOCESANE: 40 anni di «GRAZIE»
L'Arcivescovo alle Ausiliarie: «Questo è il tempo della vostra missione»
Video: Ausiliarie diocesane: «Testimoni coraggiose della vita consacrata»
Programma del convegno: Il piacere spirituale di essere popolo
Un appuntamento atteso da quarant'anni: le Ausiliarie Diocesane in udienza da Papa Francesco
Area riservata
Chi è online
Abbiamo 39 visitatori e un utente online