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Testimoni e annunciatori della fede

Questo è il titolo del messaggio in occasione della 17^ giornata mondiale della vita consacrata, il 2 febbraio.

ComeAusiliarieinCappella Ausiliarie Diocesane, per il carisma che lo Spirito ci ha donato, sentiamo rivolti proprio a noi alcuni passaggi particolari. Innanzitutto il legame con la famiglia, con una vocazione che non è la nostra ma dalla quale proveniamo e con la quale ci confrontiamo quotidianamente. Dicono i vescovi: "la famiglia è custode della sacralità della vita nella sua origine, la vita consacrata, in quanto chiamata alla conformazione a Cristo, è custode del senso ultimo, pieno e radicale della vita". C'è una evangelizzazione vicendevole, un messaggio contenuto in ognuna delle due forme di amore. Insieme dicono l'unica buona notizia: il principio e il fine di ogni vita è in Dio.

Ancora si parla di una fede che può essere educativa per ogni uomo: sapete mostrare come la fede abbia un significato culturale ed educativo, di promozione e di garanzia di vera umanità. Il mondo ha bisogno della vostra testimonianza fedele e gioiosa. La richiedono tante situazioni di smarrimento, che pure sono attraversate anche dal desiderio di cose autentiche e vere e, ancor più, da una domanda su Dio, per quanto possa sembrare tacitata o rimossa".

In quanti modi i consacrati sono portatori del Vangelo? Possiamo pensarne a migliaia, a seconda dei carismi delle famiglie religiose e personali, tuttavia il documento ne richiama uno solo"prima che per ciò che fate, è per il vostro stesso essere, per la generosità e radicalità della vostra consacrazione, che voi parlate all'uomo di oggi".

E' ricorrente l'appello alla fedeltà e alla gioia: sono una sorta di pre-annuncio, se non l'annuncio stesso del Vangelo. Tornano alla mente gli Atti in cui si dice che gli apostoli erano "simpatici", o meglio:"Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia" (At 4,33).

Infine sono tre gli incoraggiamenti dei Vescovi, che toccano le aree di maggiore verità della vita consacrata: "siate testimoni e annunciatori della fede con la qualità della vostra vita spirituale, della vostra vita comunitaria e del vostro servizio al prossimo.

Mentre vi chiediamo una preghiera perché la fedeltà e la gioia accompagnino la donazione della nostra vita a Dio e ai fratelli, ci uniamo fraternamente a tutti i consacrati sparsi nel mondo, specialmente a coloro che attraversano la fatica e a quelli più vicini, coi quali ci ritroviamo insieme al Vescovo nella Basilica di S. Ambrogio. 

CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO

 

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