La gioia per gli anniversari di consacrazione
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Il 1972 è una data significativa perché segna un punto di svolta nelle origini del nostro Istituto: il discernimento fatto a quei tempi, dalle giovani e dalla Chiesa diocesana, attorno all'intuizione del card. Montini portò alla Prima professione dei voti di castità, povertà e obbedienza e alle prime esperienze pastorali. Ecco il ricordo grato di Angelina, che il 28 maggio, insieme al Vescovo e alle altre consacrate presenti in Diocesi, ricorderà i 50 anni di consacrazione, con i 40 di Nuccia Marnati, Rosanna Marzorati ed Elena Vitali e i 25 di Laura Invernizzi e Daniela Mapelli.
Il 29 agosto 1972 ho detto il mio sì “pieno” al Signore.
Una data lontana ma presente puntualmente nella mia vita di donna consacrata.
Il Signore mi aveva chiamata a fare un salto – se non proprio nel buio – per una partenza coraggiosa, perché l’Istituto delle Ausiliarie Diocesane era in una fase embrionale.
Comunque esso era frutto dello Spirito che illuminava il pastore della nostra Diocesi – l’Arcivescovo Montini – che intravvedeva le nuove necessità pastorali.
Ma c’era un altro motivo che mi sosteneva: ero “figlia” di un Concilio Ecumenico che aveva aperto la mente e il cuore di tutta la Chiesa e ne avevo gustato la bellezza.
Aprendomi all’ascolto della Parola di Dio (finalmente annunciata nella lingua corrente) e al servizio della carità pastorale in Parrocchia, insieme ai giovani dell’Oratorio, ho capito che il Signore mi amava e voleva servirsi di me per amare la sua Chiesa e così ho detto sì senza paura e con tutte le energie dei miei ventitré anni.
Ho fatto memoria con i verbi al passato: ma tutto ciò è vero e tuttora presente!
Il Vangelo di Marco (10,28-31), proclamato nella Messa della prima professione, narra di Pietro che pone domande concrete a Gesù e di risposte altrettanto concrete da parte di Gesù stesso.
Da sempre e in modo particolare oggi ringrazio il Signore per il “centuplo” che mi ha già donato, unito anche a fatiche, ma è sempre più grande quanto ricevo perché Lui mi è fedele in ogni momento!
Vorrei sottolineare la sua fedeltà, perché a volte so essere infedele. E’ la certezza che mi sostiene.
Ringrazio e ringraziate il Signore con me per la mia Famiglia che mi ha sostenuta e incoraggiata;
per i Sacerdoti che mi hanno guidata;
per le Comunità Parrocchiali che mi hanno accolta, voluto bene, perdonata;
per il mio Istituto che ancora oggi mi accoglie e le Sorelle tutte che mi vogliono bene e a cui voglio bene;
per la Chiesa Ambrosiana che ama tutto il popolo di Dio!
Angelina Rodoni
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