AVVENTO 2023: Educatrici da una generazione all'altra
Educare i più giovani è sempre stato impegnativo, ma probabilmente oggi è una sfida particolarmente ardua. Allora è commuovente e insieme incoraggiante incontrare qualcuno che si mette in gioco in questa avventura con passione e costanza.
Ascoltiamo la più giovane, Emma, 17 anni, educatrice preadolescenti, e la più “vecchia” del gruppo, Emy, 40 anni, educatrice 18enni-giovani, dell’oratorio di Lonate Ceppino.
COSA TI ASPETTI PER LA TUA VITA E PER LA VITA DEL MONDO NEL NATALE CHE VIENE?
EMMA: Confido che l’Avvento e il tempo natalizio possano essere tempo di gioia e di attesa, ma soprattutto di ascolto e di conversione a Dio, per il mondo e in particolare per i miei ragazzi. Per accogliere il dono di Dio fatto uomo per noi dobbiamo aprire il cuore, imparare a cogliere la Sua presenza nella quotidianità, ritagliarci del tempo per vivere questa attesa. Mi aspetto che, nella frenesia delle intense giornate che viviamo a volte in modo distratto e superficiale, questo avvento possa essere vera scoperta del dono d’Amore. Spero che tutti possano vivere a pieno questo periodo e che come educatrice io possa aiutare i ragazzi a riscoprire il vero significato del Natale.
AVVENTO 2023: Sposi da una generazione all'altra
Ho incontrato la prima volta Valeria e Cristian in un momento molto speciale per loro, in occasione del corso fidanzati quasi un anno fa, quando ancora non immaginavo che sarei stata destinata proprio alla parrocchia d’origine di Valeria, dove hanno celebrato il loro matrimonio l’8 settembre scorso.
Tonina invece è la prima catechista della parrocchia che ho conosciuto. È sposata con Giuseppe da 21 anni, nei quali hanno certamente vissuto tante esperienze, tra cui in particolare quella della malattia del loro figlio minore, un tumore all’orecchio quando aveva 4 anni, una prova difficile, grazie a Dio superata.
Tonina invece è la prima catechista della parrocchia che ho conosciuto. È sposata con Giuseppe da 21 anni, nei quali hanno certamente vissuto tante esperienze, tra cui in particolare quella della malattia del loro figlio minore, un tumore all’orecchio quando aveva 4 anni, una prova difficile, grazie a Dio superata.
COSA TI ASPETTI PER LA TUA VITA E PER LA VITA DEL MONDO NEL NATALE CHE VIENE?
VALERIA E CRISTIAN: Per la nostra vita, ci aspettiamo serenità e unità; sarà un’occasione per incontrare le persone a noi care e condividere con loro la gioia che stiamo vivendo quotidianamente. Il giorno del nostro matrimonio abbiamo fatto nostre le parole di San Paolo: “Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!” (Fil 4, 4-7) e vogliamo che questo possa guidare noi, le nostre famiglie di origine, e tutti quanti ci conoscono.
AVVENTO 2023: Mamme da una generazione all'altra
Mária: una nonna, una mamma e una figlia. Cerca di essere per i suoi quattro nipoti una nonna rilassante e rassicurante, raccontando loro le meraviglie di questo mondo.
I suoi quattro figli sono ormai grandi e ovviamente autonomi ma lei, come mamma è presente con loro senza invadenza e con confidenza.
Come figlia si prende cura dei genitori anziani di 95 e 91 anni, insieme ai suoi 5 fratelli.
Mária è una parrocchiana della comunità pastorale di Cascina del Sole e Cassina Nuova di Bollate (nelle parrocchie con cui condivido il mio servizio pastorale), fa parte del consiglio pastorale e, tra i vari impegni familiari, trova tempo anche per attività di volontariato e per coltivare relazioni.
Federica è una mia collega, docente di tecnologia presso la scuola secondaria di Cassina Nuova. In questo periodo è assente per maternità in quanto nel mese di maggio è nato il suo primo figlio. È una donna serena e sempre disponibile per le richieste che le vengono fatte. È appassionata e competente dell'area digitale e si dedica, nella scuola in cui insegna, anche a questo aspetto, che la caratterizza nella sua apertura ai nuovi linguaggi.
AVVENTO 2023: Ausiliarie Diocesane da una generazione all'altra
Laura e Maria sono distanti per trent’anni di vita dalla loro anno di nascita e per sessanta chilometri dal luogo in cui ciascuna vive con la propria comunità. Eppure sono vicinissime l’una all’altra sia per vocazione che per passione.
Laura, con la freschezza di giovane ragazza che portava le gonne corte e insieme sentiva battere il cuore per la missione, conosce le Ausiliarie diocesane in un momento duro della sua vita e della sua famiglia. A ventiquattro anni, la sua mamma muore. Nonostante il dolore e l’apprensione per i suoi cari, non abbandona il sogno di entrare in noviziato. Qui approfondisce il legame a Gesù che ancora alimenta la sua passione per la gente. Poi vive una vita di dedizione in tutte le direzioni della diocesi: da nord a sud, da est ad ovest. Una donna che crede nelle relazioni calde, necessarie quando si è a contatto con ragazzi che crescono.
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