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AVVENTO 2023: Medici da una generazione all'altra

5601d503 22f1 4592 a7e0 86ad57fc55c3Quando si parla di speranza di salvezza, viene facilmente alla mente l'ambito della salute. In effetti i medici hanno un compito particolare rispetto alla custodia della vita umana. Perché non ascoltare allora qualcuno di campo professionale?
Il primo è Marco, studente di medicina al quinto anno, educatore nell’oratorio di Lonate Ceppino dove l’ho conosciuto a settembre, appena arrivata in questa parrocchia, mentre era alle prese con un esame impegnativo. L’altra è Emanuela, impegnata nella stessa parrocchia, di cui mi ha colpito la professione di medico psichiatra in particolare per i più giovani (ha infatti l’alta specializzazione per l’area giovani 14-24).
Ecco le loro attese e speranze.

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AVVENTO 2023: Preti da una generazione all'altra

3Prete dal 1985, don Roberto va in bicicletta dall’una all’altra delle due Parrocchie della Comunità Pastorale di cui è Responsabile, raggiunge l’oratorio, va dagli ammalati, va a fare la spesa…sempre in bici! È un uomo semplice, di preghiera, di relazioni cordiali e buon conoscitore della porzione di Chiesa che gli è affidata.  Condivido con lui da un anno le fatiche e le gioie della pastorale d’insieme e, tra le tante qualità che di lui apprezzo, c’è il suo lasciarsi interrogare e mettere in movimento dalla Parola di Dio.  È bello per me vedere che la maturità umana e sacerdotale raggiunte non lo hanno accomodato e non gli hanno tolto il gusto di pedalare sulla strada della vita!
Accanto a don Roberto c’è don Patrick, da poco diacono e incamminato speditamente verso l’ordinazione presbiterale. Giovane, tra i giovani che lo seguono con simpatia, attento a tutti e ciascuno, ha la freschezza e l’entusiasmo dei primi passi nella donazione totale al Signore e alla Chiesa. Se lo cerchi, sai di trovarlo in mezzo alla gente, in cortile, in salone, in palestra, sempre sul pezzo. Con la stessa scioltezza con cui passa da un gioco a un ballo di gruppo, si muove sull’altare nelle celebrazioni; con la stessa passione con cui prepara una caccia al tesoro, prepara un’adorazione eucaristica…

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AVVENTO 2023: Insegnanti da una generazione all'altra

2Francesca e Alessia sono due insegnanti che ho conosciuto in tempi diversi: la prima, oggi in pensione, ha insegnato Arte e Immagine alla scuola secondaria di primo grado di Carimate e la seconda è insegnante di Sostegno in una scuola primaria di Brugherio. Dalle loro parole traspare quello che della loro persona ho potuto conoscere e assaporare: di Francesca la capacità di tirare fuori dagli alunni l’artista che è in loro, con molte tecniche, senza per forza essere “già capaci”. Se penso a lei penso ai telai, all’argilla, alle tempere, alle foglie, alla carta, al forno… alla pace! Tutto, di lei, andava in quella direzione. È stata per molti anni la referente di plesso: attenzione per tutti e per gli ultimi. Ho imparato molto da lei. E in quella scuola, che ho appena lasciato perché ho cambiato comunità, c’è ancora il suo profumo!
Nella nuova parrocchia ho conosciuto Alessia: giovane educatrice degli adolescenti. Me l’hanno presentata come un’artista e credo davvero che lo sia: fine nei modi, è una persona che non si impone ma si propone, che non occupa lo spazio ma lo abita con discrezione. Con le molte esperienze che fa, si sta interrogando sulla sua vita. L’ho osservata mentre truccava i piccoli alla festa dell’oratorio, componendo sul volto dei bambini coraggiosi supereroi e delicate principesse. Un pomeriggio di pazienza e di sorrisi, di ascolto e di attenzione, anche di quei piccoli la cui doccia presto vicina avrebbe cancellato il trucco… Abbiamo iniziato da poco a collaborare, ma penso che potrò imparare molto anche da lei. Quello che ho conosciuto in Francesca, lo ritrovo in Alessia: la piccolezza come via di conoscenza e testimonianza di Dio e la capacità di trasmetterla attraverso la bellezza dell’arte

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PREGHIERE IN PROSA: la prima comunità cristiana - La preghiera per l'azione

8Esiste un legame tra la preghiera e l’azione, tra la preghiera e i gesti della vita, soprattutto di quella di chi, come cristiano, è chiamato a “far vedere” la persona stessa di Gesù, il suo messaggio di vita nuova?
La prima comunità cristiana ci testimonia, in modo molto concreto, non solo che ciò è possibile, ma soprattutto come questo sia possibile e ce lo testimonia in un momento di particolare difficoltà e pericolo. A Pietro e Giovanni, arrestati per aver proclamano Gesù Cristo e aver apertamente accusato i capi religiosi di essere colpevoli della sua uccisione, viene severamente proibito di non predicare più nel nome di Gesù. Come reagisce la comunità? Come questi cristiani affrontano la situazione? «All'udire ciò, tutti insieme levarono la loro voce a Dio dicendo: Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi…».
La prima cosa che fanno non è lasciarsi sopraffare da risentimento, rabbia o lamento, preoccupazione, ma mettersi con grande fiducia insieme in preghiera davanti a Dio.
Quando poi iniziano la preghiera non presentano prima di tutto il loro problema a Dio chiedendogli di liberarli dalla difficoltà che stanno vivendo, ma aprono il loro cuore alla lode riconoscendolo Signore e sovrano di tutto.
Suggerimento molto bello e prezioso per una autentica preghiera: riconoscere soprattutto nelle situazioni impegnative che Dio è il Signore aiuta a non focalizzare l’attenzione sulla grandezza delle difficoltà, ma sulla grandezza di Dio che è al di sopra di tutte le circostanze e preoccupazioni che possono appesantire il cuore e in questa fiducia la mente e il cuore possono ritrovare la serenità e la pace. 
Infine, solo dopo aver riconosciuto la sua sovranità mettono davanti a Dio la loro situazione: “…Ed ora, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua parola con ogni franchezza, stendendo la tua mano per guarire e perché si compiano segni e prodigi nel nome del tuo santo Figlio Gesù".

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QUARESIMA 2023: Preghiere in prosa

intro Quar 23Esistono due tipi di preghiera nella Bibbia. Le preghiere pubbliche e formali e le preghiere private e spontanee
Le prime sono espresse sempre attraverso la poesia e vi è un intero libro ad esse dedicate (il libro dei Salmi, proposto in Avvento) anche se sono talora inserite nei racconti biblici. Queste preghiere sono fatte per essere condivise e trascendono le situazioni personali di coloro che li pregano
Le preghiere private e spontanee, invece, sono espresse attraverso la prosa e non possono essere assunte dalla comunità, perché sono legate alla singolarità dei personaggi che le innalzano, alle loro caratteristiche e ai desideri, che li abitano e animano. 
Diversamente dalle preghiere poetiche o dai salmi, le preghiere in prosa nascono da una necessità particolare, momentanea, urgente e permettono di cogliere anche ciò che non emerge dalle preghiere poetiche composte secondo canoni ed espressioni più formali. Dalle preghiere in prosa traspaiono, infatti, l’immediatezza del bisogno, la personalità di colui che prega, la vivacità del suo rapporto con Dio, gli stati d’animo con cui accompagna la richiesta, le strategie retoriche e i gambetti che adotta per cercare di piegare Dio ai suoi desideri e, talora, emerge persino il tentativo di restringere l’ampio orizzonte della volontà di Dio alla misura del proprio interesse. 
Preghiere che nascono dalla vita e ad essa ritornano, le preghiere dei personaggi sono
preghiere “incarnate”, che molto assomigliano alle preghiere che leviamo anche noi, che, come dice Paolo, «non sappiamo come pregare in modo conveniente» (Rm 8,26), stretti, come siamo, tra angoscia e desiderio, lode e rabbia, paura e affidamento, eppure desiderosi dell’incontro con Dio.

In questa Quaresima incontreremo dei personaggi, per imparare attraverso le loro storie, a pregare con loro in ogni situazione:

26 febbraio: La preghiera nella fatica del ministero - Mosè
5 marzo: La preghiera di richiesta e di offerta - Anna
12 marzo: La preghiera nell’azione - Salomone
19 marzo: La preghiera nell’angoscia e nella disperazione - Ester
26 marzo: La preghiera nella fatica di credere - il padre del ragazzo epilettico
2 aprile: La preghiera del figlio: Gesù nel Getzemani
16 aprile: la preghiera per l'azione: la prima comunità cristiana
 
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