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ATtratti DALLA SALVEZZA: Abramo

BerniniChe sia effettivamente questa l’ultima opera di Gian Lorenzo Bernini (o la versione del Chrysler Museum di Norfolk) lo dibattono i critici più arguti. Dato per smarrito, il Salvator mundi è stato da poco riscoperto nel convento romano di San Sebastiano fuori le Mura, dove attrae chi lo contempla.
Le azioni di Gesù, sin dagli inizi, suscitano reazioni paradossali: chi freme di attesa e chi lo accusa, forse per smorzare l’ammirazione e la stima crescente in lui. L’evangelista Giovanni ci allerta: l’insinuazione più pesante – che egli sia un demonio – proviene da coloro che «avevano creduto» in lui. Le affermazioni calunnianti scaraventate addosso a Gesù fanno allora tremare: e se questa presunzione idolatrica fosse anche la mia?

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ATtratti DALLA SALVEZZA: La samaritana

SAMARITANAContemplare la Maestà di Duccio di Buoninsegna spalanca sempre il cuore!
Per la sua imponenza, per la cura dei dettagli dei colori e delle forme, per l’eleganza e la leggerezza del gotico che l’autore assume oltralpe, prendendo le distanze dal formalismo bizantino. All’uomo del secondo millennio fa bene fermarsi per vedere come il pittore di Siena nel 1300 ha immaginato la lunga scena di Gesù che incontra la donna Samaritana (Gv 4, 1-42).
La formella (un tassello dell’immensa pala d’altare) non si trova più in terra senese: ora è conservata al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid. Un piccolo gioiello su tavola in tempera e oro (43,5 x 46 cm). Ogni dettaglio è prezioso: il pozzo con i suoi gradini, la rappresentazione di Sicar, il sentiero lastricato che dalla città conduce al luogo dell'incontro o la posizione della brocca sul capo della donna. L’oro fa da sfondo e si estende alla tunica e al mantello di Cristo per delinearne i tessuti. Del dipinto si ammirano toni e scelta dei colori: le figure, realizzate con delicato contrasto di luci e ombre, luminosità e toni saturi, introducono a nuove variazioni cromatiche.

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ATtratti DALLA SALVEZZA: le tentazioni

congdon Gesu tentazione diavolo 1963 arteMatteo, nel suo vangelo, ci dice come anche Gesù è stato sospinto dallo Spirito, il grande protagonista della storia, a ritirarsi nel deserto subito dopo che ha sentito scaldarsi il cuore alle parole del Padre sulle rive del Giordano: “Questo è mio Figlio amato…”. 
Lo sguardo che lo accompagna è lo sguardo della fiducia nel Padre, al centro la Scrittura: la Parola del Padre, la storia del suo popolo, l’alleanza con esso…dice la grandezza e la bellezza della cura che non lascia mai mancare. 
Queste sono le armi che ha per la lotta.
William Congdon nello stendere il colore sulla tela, strato su strato, grumoso, increspato, come onda su onda, impastato di terra sabbiosa, vuole metterci davanti la nostra fragilità: un richiamo alla terra di cui siamo fatti.

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UNA (STRA)ORDINARIA ATTESA: Avvento 2021

natività S MontePapa Francesco, nella messa di apertura del Sinodo ha posto una questione: "noi, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità?".

È una domanda che non ci lascia indifferenti: custodiamo nel cuore numerose biografie, molte confidenze, svariati racconti che ci edificano e sono motivo per essere riconoscenti e amare le persone incontrate, camminando fianco a fianco, nella vita e nella fede. Sappiamo dunque vivere il dono della relazione con queste persone nello stile di Dio? L’interrogativo ci stimola a vivere il tempo liturgico dell’Avvento come occasione per porre attenzione a coloro che quotidianamente incontriamo.

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5 - LA (STRA)ORDINARIA ATTESA di un giorno qualunque

struttura tipica di presepe napoletanoCiò che ho raccolto in queste righe, è la semplice e sofferta testimonianza di una persona da subito diventata amica che con curiosità mi ha coinvolto nelle vicende e negli anni complessi della sua vita fin dai primigiorni di questo mio particolare anno di esperienza nella chiesa di Napoli; dandomi così la possibilità di scorgere tra vie e cortili, il vissuto e l’anima  di chi, abitandoli, ha nutrito propria la fede. 
Mi chiamo Maria Francesca  e abito dalla nascita a Scampia,  periferia del comune di Napoli accanto ai quartieri di Marianella - patria di S. Alfonso Maria de Liguori - e di Secondigliano; comuni nelle origini, di poche case con grandi cortili, campi e animali.

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