"UNA LETTERA D'AMORE. QUESTO E' TEOLOGIA" Padre Gutiérrez
Padre Gustavo Gutiérrez Merino (Lima, 8 giugno 1928 - 22 ottobre 2024) è un dono che affonda le radici in una fede vissuta. Egli non ha solo contribuito a plasmare il dibattito - in tempo di radicali contrapposizioni - durante i lavori del Concilio Vaticano II, ma ha offerto per sempre alla Chiesa e al mondo una spiritualità radicata nel Vangelo.
«Essere solidali con i poveri – ha sottolineato più volte il padre peruviano che conosceva l’oppressione delle dittature sudamericane – non vuol dire solo aiutarli materialmente. Significa anche essere contro le cause che generano la condizione di bisogno». La capacità di cogliere l’anti-Vangelo delle ingiustizie e le strutture di peccato che le producono, ha con lui condotto la Chiesa tutta, mediante il documento di Aparecida del 2007, all’opzione preferenziale per i poveri. Padre Gustavo, radicato in questa esperienza, ha sempre inteso la necessità di parlare di Dio a partire dalla sofferenza dell’innocente, condizione centrale per comprendere il messaggio cristiano, ed ha esortato la Chiesa, da questa visione, ad un cambiamento permanente di prospettiva.
"All'aurora ti cerco" 2024/25: percorso di orientamento vocazionale
Dalla collaborazione del Centro Diocesano Vocazioni di Milano con il Servizio per i Giovani e l'Università della Diocesi, USMI e CIIS della Lombardia, parte per il secondo anno la proposta ALL'AURORA TI CERCO, rivolto a donne dai 25 ai 35 anni che desiderano interrogarsi sulla vita consacrata.
Guidato da un’equipe di donne consacrate, il percorso si svolge all'eremo S. Salvatore di Erba e al Centro Pastorale di Seveso tra novembre 2024 e maggio 2025.
Guidato da un’equipe di donne consacrate, il percorso si svolge all'eremo S. Salvatore di Erba e al Centro Pastorale di Seveso tra novembre 2024 e maggio 2025.
Leggi il programma dettagliato dal sito della Diocesi di Milano. Scarica il volantino
Informazioni e iscrizioni: Centro Diocesano Vocazioni di Milano, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SPERA E AGISCI CON IL CREATO
“E Dio vide che era cosa buona”
Questo è il titolo della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Ricorre il 1 settembre e segna l'inizio del Tempo del Creato, che si conclude il 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi.
Nella Laudato si’ n°14 si legge: “tutti noi possiamo cooperare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”.
In questo tempo vogliamo innanzitutto custodire delle domande:
Come cooperiamo “nell’ascolto del grido della terra e dei poveri ?”
Cosa posso fare per custodire il dono della nostra casa comune?
Questo è il titolo della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Ricorre il 1 settembre e segna l'inizio del Tempo del Creato, che si conclude il 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi.
Nella Laudato si’ n°14 si legge: “tutti noi possiamo cooperare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”.
In questo tempo vogliamo innanzitutto custodire delle domande:
Come cooperiamo “nell’ascolto del grido della terra e dei poveri ?”
Cosa posso fare per custodire il dono della nostra casa comune?
"CASA MIA E' CASA VOSTRA": in preghiera per don Giampiero Alberti
Ci uniamo alla preghiera della Chiesa per la Pasqua di don Giampiero Alberti, promotore instancabile del dialogo con l'Islam.
"Era il primo a voler parlare con noi musulmani"; "esempio di umanità, apertura e di incrollabile fiducia nel valore dell' incontro tra le persone di ogni fede"; "uomo di dialogo e di grande impegno per la convivenza tra le religioni": sono solo alcune parole espresse da persone musulmane, ma che raccontano bene la stima, l'amicizia, le relazioni che don Giampiero ha creato in più di 30 anni di impegno nel dialogo interreligioso, con quello sguardo profetico che aveva nel leggere la storia e i cambiamenti, nel proporre percorsi di conoscenza e vicinanza tra la Comunità cristiana e la Comunità islamica e nell'intuire come solo costruendo relazioni autentiche è possibile parlare di dialogo, quel dialogo che non è azzerare le differenze, ma conoscerle, valorizzarle per incontrarsi sui valori comuni.
Caro don Giampiero, "بيتي بيتكم ", "Baity baitikum", "Casa mia è casa vostra", dicevi sempre al termine di tanti incontri con persone che ascoltavi: non era solo la casa fisica che hai aperto a tantissime persone, ma anche quella interiore fatta di accoglienza profonda e vera. Ora hai raggiunto la casa di Dio, che instancabilmente hai testimoniato come il Dio di tutti, Dio d'amore di misericordia e dove, un giorno, Inch'Allah, ci ritroveremo tutti!
Giusy Valentini
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