LA SITUAZIONE È OCCASIONE / 4: IL SEGNO DELLA VITA CONSACRATA
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Così dice il nostro Arcivescovo all’inizio della sua lettera per il tempo dell’Avvento.
Aiutare ogni fratello e ogni sorella a riscoprire la speranza come orizzonte della nostra vita.
Noi donne e uomini amati e salvati dal nostro Dio sappiamo che la fine di questa vita non è la morte, ma l’incontro con Lui e questo è un tempo propizio per ricordarcelo.
In un'epoca come la nostra, dove tutto è appiattito sul qui e ora, sull’istante da spremere e godere fin che si può, sulla ricerca della felicità ad ogni costo non pensando al domani, la presenza di donne e uomini consacrati ci richiama ad un oltre, ad una speranza che si fonda su altro, su un Altro.
LA SITUAZIONE È OCCASIONE / 3: Imparare a pregare: «Venga il tuo Regno»
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«Insegnaci a pregare» (Lc 11,1) è la richiesta che un discepolo fa a nome di tutti. Egli, che è già alla sequela di Gesù, si fa portavoce di un desiderio e di un anelito racchiuso nel cuore di tutti i discepoli: entrare in una relazione vera e intima con Dio. Così anche per noi: chi da più tempo, chi meno, tutti siamo alla sequela di Gesù. Così come, per ciascuno di noi, questo tempo d’Avvento non è il primo che viviamo! Forse anche in noi, però, c’è un anelito di qualcosa di più, di una pienezza maggiore: desideriamo vivere questo tempo di attesa lasciandoci educare da Colui che attendiamo. Perché il Signore Gesù è l’Atteso e contemporaneamente è già con noi: è Presenza che ci accompagna.
«Insegnaci a pregare» diviene richiesta di imparare a stare alla presenza di Dio come figlie e figli fiduciosi che esclamano: «Abbà», di lasciare che questa Presenza segni il nostro cuore e trasfiguri la nostra vita. Con questa domanda noi osiamo molto: stiamo chiedendo di entrare nella preghiera stessa di Gesù!
«Quando verrà il Regno di Dio?» (Lc 11,20) chiesero alcuni farisei a Gesù. Come loro, come l’uomo di sempre, anche noi siamo abitati dalla domanda del «Quando?». Una domanda che, spesso, diviene nostalgia di un passato o attesa di un futuro che sembra non arrivare mai, con il grande rischio di mancare il presente e di lasciar ricadere su altri la responsabilità di ogni realizzazione! La risposta di Gesù li ci sorprende:
LA SITUAZIONE È OCCASIONE / 2: L’AVVENTO PEDAGOGIA DELLA SPERANZA CRISTIANA
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Prima della novena di Natale e dell’Immacolata, prima dell’Avvento, addirittura prima del ‘periodo dei morti’!
Mi colpisce questo anticipo continuo del Natale segnalato dalle luci su strade e centri commerciali; non sarà lontano il tempo in cui sentiremo di panettone sulle spiagge di ferragosto o alla ripresa delle scuole. Non credo sia solo un’abile mossa di marketing. Potrebbe essere qualche cosa di più sottile: quasi un volere alimentare una sorta di facile ‘buonismo’. La società del successo, ma anche della prepotenza e dell’ingiustizia, nasconde eventuali rimorsi o sensi di colpa facendo credere che a Natale si diventa comunque più buoni, come fanciulli innocenti: “una sorta di regressione generalizzata, infantile, provvisoria e consumistica”.
Come dice l’Arcivescovo non è facile resistere alla pressione di molte agenzie, “alleate per la banalizzazione del mistero dell’Incarnazione”. Cene sociali, spettacoli di Natale, concerti e cori…
In parrocchia, a volte, ho la tentazione di non mettere nel calendario di dicembre catechesi e momenti di preghiera per non rischiare il flop di presenze: genitori e adolescenti subiscono improvvise malattie e impegni non prorogabili; i ‘cristiani’ sono bravissimi ad elaborare scuse, se non vere e proprie bugie, per giustificare assenze e ritardi.
“I cristiani, celebrando i santi misteri nella liturgia, entrano nella comunione trinitaria … in attesa del ritorno glorioso del Signore”. Potrebbero sembrare parole lontane, se come fedeli non attingessimo alla liturgia, “esperienza di grazia che trasfigura la vita dei credenti”.
Per questo anche quest’anno, senza scoraggiamento, preparerò con cura la novena di Natale perché i bambini della catechesi possano “raccogliere il messaggio della nascita di Gesù ed evocare i sentimenti del presepe”. Per questo, accoglierò e farò vivere le ferie prenatalizie come occasione “per la contemplazione, la preparazione alla confessione, la consapevolezza della dignità di ogni persona chiamata a conformarsi al figlio di Dio che si è fatto figlio dell’uomo”.
È questa la pedagogia della speranza cristiana a cui ci chiama l’Avvento di Gesù!
Maria Teresa Villa
LA SITUAZIONE È OCCASIONE / 1: ASPETTATIVA E SPERANZA
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“E’ il tempo dell’attesa è l’alba della vita, verrà per te che speri la gloria del Signore”
Avvento: tempo dell’attesa!
Cosa vuol dire per noi che apparteniamo a questo mondo sempre di fretta, che accorcia le distanze, che cerca risposte immediate; per noi che progettiamo, calcoliamo, organizziamo ogni cosa?
Diciamocelo pure non è facile attendere!
Non è facile lasciarci stupire dall’azione di Dio che ci educa come popolo, che ci offre la sua alleanza, che ci chiama alla sua sequela.
Credo che proprio l’Avvento possa essere quel tempo provvidenziale per tener viva l’attesa di quell’Altro/altro che viene “ad abitare in mezzo a noi” proprio in mezzo alla nostra fretta, ai nostri calcoli, ai nostri progetti.
E’ il tempo per aprirsi al desiderio di Dio perché “Ecco io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20)
Che bello sentire e credere con tutto noi stessi che il Signore bussa nelle nostre giornate per riempire di senso ogni momento che viviamo, ogni incontro, ogni situazione e così aprirci a quella speranza che “nasce dall’accogliere la Parola che viene da Dio e chiama alla vita, alla vita eterna.”
Nel mio servizio quotidiano riconosco la grazia dell’incontro con tante persone, accolgo nei diversi cammini la presenza del Signore che è promessa per la vita di ciascuno, che è speranza per i cuori in fatica, che è gioia per chi si apre ad esperienze di gratuità e di servizio.
Per me, per te, per tutti, questo Avvento sia cammino, attesa abitata dalla relazione col Signore, sia apertura alla condivisione con ogni persona che incontriamo, sia accoglienza di qualche cambiamento per il bene così che “Sarà la tua vita un nuovo lieto annuncio: per tutti è nato Cristo e tutti vuol salvare”
Cristina Fumagalli, in servizio presso Caritas Ambrosiana
AVVENTO 2019: La situazione è occasione
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domenica 1 dicembre: Imparare a pregare: “Venga il tuo Regno”
domenica 8 dicembre: Il segno della vita consacrata
domenica 15 dicembre: La fecondità della Vergine Maria
domenica 22 dicembre: La fatica del tempo
L'articolo sarà on line a partire dal venerdì precedente la domenica indicata.
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